L’articolo tenta di porre con sguardo interrogativo alcune questioni educative che oggi, di fronte a fenomeni e cambiamenti di portata mondiale (le migrazioni, le disuguaglianze nelle risorse, le ...mutazioni climatiche) segnalano la crisi del modello di sviluppo occidentale e il pericolo rispetto alla stessa sopravvivenza sia umana, sia ecologica. I modelli e le categorie pedagogiche consolidate nel mondo occidentale, tra cui l’idea di “bambino attivo” e adulto empatico, si rivelano inefficaci e parziali di fronte a sfide che impongono nuove visioni educative e un ruolo più attivo, trasformativo e responsabile da parte degli adulti. Per approfondire questi temi si sono coinvolti con un questionario più di cento futuri educatori e insegnanti, indagando le loro idee di “bambino migrante” e le necessità connesse all’interno delle classi.
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è uno dei disturbi dello sviluppo, frequentemente diagnosticato nell’infanzia, caratterizzato da uno spettro di disturbi fisici, cognitivi ...e comportamentali. Le strategie terapeutiche adoperate fino ad oggi, prevedono la somministrazione di farmaci psicostimolanti associati ad interventi di tipo psicologico. Questo approccio multimodale, a lungo termine, può determinare effetti negativi sulla salute dei bambini con ADHD. Per tale motivo la necessità di trovare approcci ecologici ed educativi, a sostegno di quelli tradizionali, sta diventando sempre più importante. Recenti ricerche hanno introdotto l’esercizio fisico come una potenziale opzione di trattamento della gestione dei sintomi dei bambini con ADHD. Lo scopo di questo lavoro è stato analizzare la letteratura recente per comprendere i potenziali effetti dell’esercizio fisico sul funzionamento cognitivo nei bambini con ADHD. L’analisi condotta suggerisce che l’esercizio fisico rappresenta un’alternativa aggiuntiva promettente. In questo studio, sono stati evidenziati gli effetti benefici indotti dagli esercizi aerobici sia di tipo acuto che cronici. Nello studio sono fornite delle raccomandazioni sulla durata e sulla tipologia di esercizio fisico più efficace per il miglioramento del funzionamento cognitivo nell’ADHD. Queste informazioni potrebbero essere utili per l’elaborazione di programmi di esercizio fisico adattato alle esigenze dei bambini con ADHD.
Studi recenti mostrano come il periodo di pandemia da COVID-19 abbia influenzato significativamente lo stile di vita e le prestazioni motorie di soggetti in età pediatrica. Lo studio si pone ...l’obiettivo di analizzare l’impatto del periodo di pandemia da COVID-19 riguardo alle competenze motorie di base in soggetti in età prescolare. I risultati di valutazioni delle competenze motorie di base (FMS) (corsa, salto e lancio) di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, valutate nei tre anni precedenti il periodo di pandemia da COVID-19, sono stati paragonati con i risultati di valutazioni di FMS in un campione di bambini da 3 a 6 anni rilevati a seguito di tale periodo (maggio 2021). Eventuali differenze di competenza motoria in abilità ritenute fondamentali in numerose attività sportive e non sportive (FMS), a seguito di un forzato periodo di inattività in soggetti in età prescolare, potrà permetterci di comprendere, almeno in parte, il reale impatto che il periodo di pandemia da COVID-19 ha avuto, e avrà, nello sviluppo motorio di bambini da 3 a 6 anni di età.
Obiettivo di questo lavoro è di indagare alcune tecniche che vengono utilizzate nelle attività di ricerca partecipativa con i bambini che vanno dai 3 ai 8 anni circa e di indentificare i punti di ...forza e di criticità in base alle competenze cognitive, emotive e sociali dei bambini. Lo scopo è di individuare quali siano le strategie capaci di abilitare e promuovere ma anche di ostacolare i livelli di partecipazione dei bambini, verificando quali e in che modo permettano a loro di esprimere le proprie esperienze e opinioni. Verranno analizzate le sfide associate alle tecniche partecipative al fine di prendere decisioni informate sulla scelta dei metodi e sulle variabili che possono incidere sul buon esito della ricerca, affinché possa essere definita come “partecipativa”.
During the 19th Century, more than 2000 children of sub-Saharan origin were redeemed from slavery by missionaries and educated in Europe with the aim of sending them back to Africa as «indigenous ...missionaries». Yet, so far this phenomenon has found no place in historiography and collective memory. Forgotten, perhaps, or removed. The so-called «moretti» were not mere anonymous satellites, orbiting around the European missionaries. Victims of the choices of others, but also protagonists according their own choices, they were real «agents of history». This book is a first attempt to remove them from the peripheries of our narratives and to return them a place and a name. The archives show it clearly: African-Europeans are far from being just recent actors of European history.
Inf@nzia Digi.Tales 3.6 è un progetto che ha avuto l’obiettivo di sviluppare metodologie e tecnologie di apprendimento innovative a supporto delle attività educative curriculari nella scuola ...dell’infanzia e nel primo anno della scuola primaria, come l’esplorazione spontanea o guidata, che sfrutta il ruolo centrale del tatto, della manipolazione e di tutti e cinque i sensi. Il progetto ha affrontato l’apprendimento al di fuori del contesto scolastico: ha stabilito un continuum scuola-famiglia-città, valorizzando il contesto socioculturale e territoriale; ha inoltre coinvolto amministrazioni scolastiche, docenti e famiglie, sviluppando metodologie partecipative, per accrescere il senso di corresponsabilità educativa, e promuovendo azioni per migliorare la qualità dei servizi amministrativi.
Este artigo tem como objetivo examinar a relação entre as representações da infância e as suas influências na moda do século XXI por meio da abordagem das propagandas veiculadas nos periódicos ...direcionados às mulheres, especificamente na revista italiana Vogue Bambini, dos anos 2002 e 2008. Por meio da análise semiótica de anúncios publicitários, percebemos que os papéis sociais da infância nem sempre são condizentes com a moda proposta para as crianças e que, mesmo com o conhecimento das suas necessidades, muitas vezes, o mercado não lhes assegura roupas com requisitos indispensáveis, como conforto e liberdade.
The Irregular School Slee, Roger
2011, 20110419, 2010, 2014-05-14, 2011-04-19
eBook
Should disabled students be in regular classrooms all of the time or some of the time? Is the regular school or the special school or both the solution for educating students with a wide range of ...differences?
Inclusive education has been incorporated in government education policy around the world. Key international organisations such as UNESCO and OECD declare their commitment to Education for All and the principles and practice of inclusive education. There is no doubt that despite this respectability inclusive education is hotly contested and generates intense debate amongst teachers, parents, researchers and policy-makers. People continue to argue over the nature and extent of inclusion.
The Irregular School explores the foundations of the current controversies and argues that continuing to think in terms of the regular school or the special school obstructs progress towards inclusive education. The book contends that we need to build a better understanding of exclusion, of the foundations of the division between special and regular education, and of school reform as a precondition for more inclusive schooling in the future. Schooling ought to be an apprenticeship in democracy and inclusion is a prerequisite of a democratic education.
The Irregular School builds on existing research and literature to argue for a comprehensive understanding of exclusion, a more innovative and aggressive conception of inclusive education and a genuine commitment to school reform that steps aside from the troubled and troubling notions of regular schools and special schools. It will be of interest to all those working and researching in the field of inclusive education.
The paper directs an inquiring gaze at contemporary educational issues that reflect the ongoing crisis in the Western model of development and the threat to human and ecological survival posed by ...current world-scale phenomena and changes (such as migration, resource inequalities, and climate change). Pedagogical models and categories that are well-established in the Western world, including the notion of “active child” and empathic adult, are proving inadequate and incomplete in the face of challenges that demand fresh educational perspectives and a more active, transformative, and responsible approach on the part of adults. These themes were explored by inviting over 100 student teachers and educators to complete a questionnaire on their views about “migrant children” and related needs in the classroom.
L’articolo tenta di porre con sguardo interrogativo alcune questioni educative che oggi, di fronte a fenomeni e cambiamenti di portata mondiale (le migrazioni, le disuguaglianze nelle risorse, le mutazioni climatiche) segnalano la crisi del modello di sviluppo occidentale e il pericolo rispetto alla stessa sopravvivenza sia umana, sia ecologica. I modelli e le categorie pedagogiche consolidate nel mondo occidentale, tra cui l’idea di “bambino attivo” e adulto empatico, si rivelano inefficaci e parziali di fronte a sfide che impongono nuove visioni educative e un ruolo più attivo, trasformativo e responsabile da parte degli adulti. Per approfondire questi temi si sono coinvolti con un questionario più di cento futuri educatori e insegnanti, indagando le loro idee di “bambino migrante” e le necessità connesse all’interno delle classi.
O artigo objetiva interrogar algumas questões educativas que hoje, diante de fenômenos e mudanças de amplitude mundial (a imigração, as desigualdades sociais ou as desigualdades na distribuição dos recursos, as mudanças climáticas), sinalizam para a crise do modelo de desenvolvimento ocidental e o perigo referente à própria sobrevivência, seja humana, seja ecológica. Os modelos e as categorias pedagógicas consolidadas no mundo ocidental, dentre os quais a ideia de "criança ativa" e de adulto empático revelam-se ineficazes e parciais diante do desafio imposto por novas visões educativas, e um papel mais ativo, transformador e responsável por parte das pessoas adultas. Para aprofundar estes temas responderam a um questionário mais de cem futuros/as educadores/as e professores/as, indagando suas ideias sobre "criança migrante" e as necessidades inerentes ao interior das turmas.