Gli attuali percorsi scientifici in ambito pedagogico che hanno incontrato la linguistica e le aree collegate hanno avuto nel passato una certa validità, ma andrebbero rapidamente aggiornati di ...fronte alle evoluzioni costanti e inattese in cui siamo immersi, in quanto risultano in buona parte superati. Parlando di linguaggi, bisogna operare per ridurre le artificiali separazioni tra competenze umanistiche e scientifiche, per una ricomposizione dei saperi, intesi come premessa della indispensabile ricomposizione della persona, sospesa tra la rivolta verso nuovi comandi e l’accettazione supina delle tecnologie che orientano le esistenze.
Per migliorare la competitività e la possibilità di entrare nel mercato del lavoro i giovani devono dimostrare di possedere competenze di sostenibilità, competenze del carattere, valori e virtù. Il ...contributo ha lo scopo di evidenziare come per realizzare l’idea di sviluppo sostenibile promosso dall'Agenda 2030, alcuni valori e virtù, alcune competenze per la sostenibilità del modello LIFECOMP (Sala et al., 2020) e alcune character skills, possano rappresentare, insieme, un patrimonio di risorse fondamentale. Le competenze non cognitive, possono rivelarsi determinanti per migliorare la competitività dei giovani e per costruire contesti più sostenibili, poiché lo sviluppo di tali competenze si deve proprio alla formazione delle disposizioni sociali e di alcuni valori e virtù che favoriscono la vita comunitaria, la formazione alle responsabilità comuni che consente di prevenire forme di devianza e di inciviltà (Chiosso et. al. 2021, p. 39), e promuove stili di vita etici, orientati all'inclusione e al progresso della società anche attraverso il lavoro.
Il presente saggio, partendo dalla sine tempore quaestio della formazione iniziale dei docenti della scuola secondaria, intende analizzare l’ampio ventaglio delle competenze richieste al docente e in ...che modo il nuovo percorso formativo formalizzato con Legge 79/2022 garantirà l’acquisizione e la valutazione delle competenze richieste. A tal proposito si presentano i dati iniziali del Bilancio di competenze (Bdc) compilato da 1735 iscritti del PF24 dell’Università di Napoli Federico II che in piena autonomia hanno deciso di compilarlo. Si tratta di un processo riflessivo-indagativo che apre la strada alla costruzione del Teaching Portfolio.
La natura specialistica dell’Ematologia richiede comprensione dei processi patologici, degli appropriati interventi terapeutici e dell’impatto che essi hanno sulla qualità di vita dei pazienti. ...Interventi infermieristici mirati in Ematologia richiamano il concetto di Competenze distintive. Questo studio si propone quindi di indagare la diffusione di queste tra gli Infermieri di Ematologia. È stato eseguito uno studio osservazionale multicentrico trasversale, con somministrazione di un questionario a risposta multipla ad un campione appartenente a 3 diverse Unità Operative di Ematologia Adulti delle province di Milano e Monza e Brianza. In base alla percentuale di risposte corrette alle domande del questionario, si può desumere che, tra i soggetti coinvolti nello studio, vi sia una buona diffusione delle Competenze distintive in Ematologia, ma questa appare strettamente legata all’esperienza professionale in questo ambito specifico. Si auspica che l’apprendimento di queste in futuro possa essere correlato anche ad una formazione specialistica post-base.
INTRODUZIONE: La crisi della professione infermieristica, in Italia, è reale sul piano sociale, professionale, economico ed istituzionale. Sotto molti aspetti, sembra che i problemi attuali ...rispecchino in buona parte quelli che erano presenti in Italia più di cent’anni fa.
METODI: Dal 23 Dicembre 2022 al 23 Gennaio 2023 è stata condotta un’indagine trasversale online. Per rispondere al questionario è stato chiesto agli infermieri di valutare su scala likert da 1 (minimo) a 10 (massimo) il loro accordo con le 20 affermazioni presenti nel questionario, riferite al contesto infermieristico generale italiano. Il contenuto delle affermazioni corrispondeva ad alcune problematiche presenti nel contesto infermieristico italiano nel passaggio di secolo fra il 1800 ed il 1900.
RISULTATI: Hanno partecipato all’indagine n.477 infermieri. Lo strumento utilizzato si è dimostrato valido e affidabile: l’analisi fattoriale esplorativa ha mostrato carichi sempre superiori al cutoff di Stevens e al cutoff convenzionale di 0.30, evidenziando l’esistenza dei 7 domini previsti in fase di costruzione dello strumento. La consistenza interna è risultata soddisfacente (omega globale=0.894).
DISCUSSIONE/CONCLUSIONI: Dopo cent’anni, gli interventi istituzionali in direzione di una modernizzazione europea e globale della professione si fanno ancora attendere. É pur vero che l’autonomia professionale, delineata in diversi Stati europei già agli albori del 1900, nel nostro Paese è stata festeggiata solo nell’ultima decade del secolo scorso ma non siamo ora nelle condizioni di protrarre di un secolo l’attesa di un intervento concreto. L’abbandono professionale ha già mietuto ampiamente le sue vittime e, senza infermieri, è a rischio il sistema sanitario nella sua globalità.
Il contributo pone a tema la formazione delle “competenze trasversali” nel contesto universitario. Nonostante l’esigenza di favorire processi che accompagnino gli studenti nel consolidamento delle ...competenze di area non cognitiva lungo tutto il percorso formativo siano condivise in letteratura, l’incertezza del costrutto li rende tuttora un cantiere aperto. Nel contributo si assume il punto di vista del docente universitario sollecitato a sperimentare modalità didattiche e valutative che possano sostenete tali apprendimenti in un corso di area metodologica. L’impiego di un dispositivo valutativo costruito ad hoc ha permesso di confermare quanto già riconosciuto in letteratura ossia che i metodi didattici attivi promuovono l’acquisizione delle competenze trasversali. A valle del corso sono risultate particolarmente sollecitate le competenze relative al lavorare in gruppo e di problem solving; l’impiego della Life Skills Ability Scale ha inoltre permesso agli studenti di fare un bilancio delle competenze acquisite sollecitando al contempo la competenza autovalutativa.
The following work aims to reflect on the promotion of the employability of disability young adults through the use of the Digital Curriculum Story (De Carlo, 2016) as a tool for exploring skills. We ...chose to adopt this tool in an exploratory study aimed at exploring and promoting the employability of two young women with Down syndrome, one in France and one in Italy. These young women were followed in their work and in their free time in order to document their experiences through the photographic support. In order to activate the reflection on the experiences characterizing the life project of the subjects and their skills, aimed at the realization of the digital curriculum story, we chose to adopt the reasoned Autobiography device (Desroche, 1990). We chose to carry out a qualitative analysis of the reasoned autobiographies and of the digital curriculum story using the Nvivo software (Richards, 1999) in the perspective of the Grounded Theory (Glaser, Strauss, 1968). The exploratory study made it possible to highlight the central role of the guidance that can be declined through the digital curriculum aimed at both the recognition of one's own skills and the planning and realization of one's own project of life, putting the look not on the disability but on the resources of the subjects. The following work aims to reflect on the promotion of the employability of disability young adults through the use of the Digital Curriculum Story (De Carlo, 2016) as a tool for exploring skills. We chose to adopt this tool in an exploratory study aimed at exploring and promoting the employability of two young women with Down syndrome, one in France and one in Italy. These young women were followed in their work and in their free time in order to document their experiences through the photographic support. In order to activate the reflection on the experiences characterizing the life project of the subjects and their skills, aimed at the realization of the digital curriculum story, we chose to adopt the reasoned Autobiography device (Desroche, 1990). We chose to carry out a qualitative analysis of the reasoned autobiographies and of the digital curriculum story using the Nvivo software (Richards, 1999) in the perspective of the Grounded Theory (Glaser, Strauss, 1968). The exploratory study made it possible to highlight the central role of the guidance that can be declined through the digital curriculum aimed at both the recognition of one's own skills and the planning and realization of one's own project of life, putting the look not on the disability but on the resources of the subjects
INTRODUZIONE Al centro del dibattito italiano vi è un decreto per consentire agli OSS, con formazione complementare, di eseguire determinate azioni di “confine” generalmente di competenza ...infermieristica. Questo consentirebbe di risolvere parzialmente il problema relativo alla carenza di personale infermieristico, che con la pandemia COVID-19 ha avuto la sua massima espressione. OBIETTIVO Obiettivo dello studio è stato analizzare il carico assistenziale percepito dagli OSS nell’era Covid-19 e l’indice di gradimento nello svolgere delle mansioni definite “complementari”. MATERIALI E METODI È stato condotto uno studio osservazionale trasversale attraverso la somministrazione di un questionario online, 136 risposte sono pervenute. RISULTATI I risultati mostrano che gli OSS percepiscono una maggiore domanda assistenziale nei seguenti bisogni: igiene, movimento ed eliminazione. Le competenze complementari che sono risultate a maggior gradimento sono state: rilevazione ed annotazione dei parametri, rilevazione della glicemia e l’esecuzione di medicazioni semplici e bendaggi. CONCLUSIONI Fare in modo che gli OSS possano svolgere queste attività di “confine” potrebbe avere un forte impatto nelle dinamiche organizzative ospedaliere. Infatti, gli OSS, acquisendo maggiori competenze e accollandosi le responsabilità del loro operato, sarebbero maggiormente incentivati alla partecipazione delle attività di reparto.
Il presente contributo intende mettere in evidenza l’importanza dell’osservazione, intesa come processo cognitivo, metacognitivo e metodologico, per l’implementazione di interventi educativi rivolti ...all’infanzia da 0 a 6 anni. A partire da una riflessione semantica attorno al verbo “osservare” e alle sue intrinseche connessioni con l’attività educativa, le autrici analizzano i suoi numerosi aspetti sottolineando le premesse che ne guidano la realizzazione, le caratteristiche metodologiche che ne stabiliscono i paradigmi applicativi e gli strumenti in cui si sostanzia. Infine, l’osservazione viene proposta come strumento per garantire, all’interno dei servizi educativi, il rispetto dei diritti della bambina e del bambino e del principio della partecipazione dell’infanzia ai propri processi educativi.
L’evoluzione delle tecnologie ha determinato un cambio di prospettiva andando a ridefinire spazi e luoghi del vivere quotidiano. I linguaggi mediali e le tecnologie possono diventare un valido ...strumento per promuovere una riflessione critica e consapevole verso il digitale. Pertanto, in questo contributo, verrà presentata l’attività di ricerca svolta all’interno del progetto SILVER, il cui principale obiettivo è di promuovere il welfare di comunità attraverso lo sviluppo di empowerment in giovani e anziani appartenenti al territorio di Settimo Torinese. Nello specifico ci si soffermerà sulla prima fase del progetto, che la realizzazione di laboratori narrativi con i giovani studenti delle scuole superiori del territorio di Settimo Torinese durante il lock down del 2020.