Il presente articolo rappresenta una riflessione su alcune forme di abuso della libertà contrattuale in ambito digitale e sui loro profili giuridici, con un breve focus sui contratti stipulati con ...accesso al sito web del proponente e al web-design.
In base al principio della libertà della forma, generalmente, i contraenti possono redigere i loro documenti contrattuali e compiere i loro atti negoziali attraverso strumenti semiotici diversi, che risultano particolarmente eterogenei in ambito digitale. L’uso oculato di tali strumenti semiotici (immagini, grafici, animazioni) che traducono frammenti del testo contrattuale, può consentirne la chiarificazione. Pratica, questa, auspicata dal movimento del legal design. Occorre tuttavia prendere in considerazione anche il lato oscuro del legal design. Le interfacce digitali possono utilizzare strumenti semiotici eterogenei per sfruttare peculiarità neuro-cognitive degli utenti manipolandone la volontà negoziale. Queste pratiche hanno suscitato interesse da parte degli esperti di information design e dei giuristi, portando a cambiamenti legislativi. In primo luogo, introdurrò il tema della scelta della forma di manifestazione del contratto come esercizio della libertà contrattuale. Successivamente, affronterò brevemente il problema della leggibilità e dell’intellegibilità del testo contrattuale. Infine, mi soffermerò su alcune pratiche proprie della traduzione giuridica intersemiotica in ambito digitale.
Il contributo considererà le versioni parziali dall’Eneide realizzate da Zanzotto (Aen. III 1-72; VI 637-702) e Pasolini (Aen. I 1-301). La ricerca indagherà come le differenti scelte traduttive ...compiute dai due poeti comportino ricadute sullo stile e la lingua del poema virgiliano. Dall’analisi della traduzione di Zanzotto emergerà una profonda aderenza del traduttore alle strutture epiche del modello, ricercata all’interno di una generale tendenza ad anticare il testo di partenza. Differentemente, dalla valutazione della resa pasoliniana si evincerà un’Eneide restituita dal traduttore in forme prosastiche e in toni civili.
Contemporary Italian poetry began to spread in the U.S. after World War II, appearing in literary magazines and anthologies along with neorealist films and novels. The reception of this genre ...requires an analysis of the mechanisms and factors that make books and authors relevant in different markets. An author's success and the visibility of books are not measured only by sales, especially for poetry in translation. Publishers consider the prestige such works can bring to their catalog, even though they often involve a long-term investment and possible economic loss. Italian poetry has been crucial for many professional translators-in-training, representing their first encounter with Italian literature. Poetry translation is a complex challenge that requires negotiation between the translator's creative freedom and attention to form and meaning. William Weaver is an example of a translator who sought an original voice through his approach to Italian literature. Robert Lowell explored the potential of "Imitations" in his work. The reception of Italian poetry in the U.S. has been influenced by important intermediaries such as Renato Poggioli, professor of Comparative Literature at Harvard, and Marguerite Caetani with the magazine "Botteghe Oscure." Italian poets who debuted on the American scene and translators who made their works accessible to the public were identified. Modes of publication and indicators of legitimacy were considered, such as educational publications and integration into U.S. academic courses, but also critical reflections on Italian poetry that have been published in the American press and introductions and apparatuses found in translated works. Poetry is considered a legitimizing genre in the national and international literary scene, and some Italian poets have been consistently translated by English and American writers. Montale is a particular case study, as his works have been repeatedly retranslated by various poets and intellectuals, representing a laboratory of constant renegotiation of poetic form and meaning.
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BFBNIB, NUK, PILJ, SAZU, UL, UM, UPUK
In Italia non c’è accordo, sintonia, nel rapporto tra sala e scena, tra la lingua parlata fuori del teatro e quella pronunciata in palcoscenico, tanto che gli autori devono inventare una propria ...lingua. Infatti, il palcoscenico italiano s’è privato altresì di un codice preciso di tradizioni che costituivano quasi i fondamenti organici per la stessa recitazione. Questi questioni permettono diverse riflessioni in torno alla lingua teatrale, sia nel caso della compagnia veneta che mette in scena i Consigli a un giovane scrittore di Danilo Kiš, sia la revisione, tra altre, del sincretico esperanto linguistico di Eugenio Barba.
L’idea che la narrazione sia a pieno titolo un comportamento cognitivo e un’attitudine tipica della specie Homo sapiens e che il racconto di storie attraverso cui si svelano traumi e condizioni di ...disagio sia necessario e salutare non solo per chi narra ma anche per chi ascolta è ormai consolidata nelle scienze cognitive, nella psicoanalisi, nella teoria letteraria, nelle neuroscienze, nella ricerca medica e nella pratica clinica. Ma cosa accade quando non può essere la sola parola il veicolo espressivo di una narrazione? Quando il solo dire, che non è certo il primo né l’unico dei nostri tanti modi di rappresentarci il mondo, non ce la fa, e ha bisogno di affidarsi al corpo e allearsi con altre arti – per esempio quelle corporee del disegno e del teatro – per far uscire un magma di emozioni altrimenti inesprimibili? È quanto accade nell’Atelier dell’Errore nato nel 2002, un laboratorio creativo progettato all’artista visivo Luca Santiago Mora come servizio integrativo all’attività clinica della Neuropsichiatria Infantile di Reggio Emilia in cui adolescenti con gravi disabilità cognitive si raccontano attraverso il disegno. Il contributo intende proporsi come riflessione intorno a questa esperienza di espressione emozionale, con una particolare attenzione alle modalità in cui i ragazzi dell’Atelier e la loro guida hanno tradotto e rispazializzato il racconto delle loro passioni dai fogli del disegno alla scena teatrale.
Rimbaud translations in Italy This essay intends to outline a balance of the critical fortune of Arthur Rimbaud inItaly through the history of his translation. The study, which is based on the ...electronic data-base TRALYT – Translation and Lyrical Tradition between Italy and France (19th - 21st Century), under development at the University of Padua, intends to offer a complete bibliographic overview of the translations of Rimbaud’spoems, published in Italy between the end of the 19th century and the second decade of the new millennium. Within the history of these Italian translations, itidentifies six main seasons: the first concerns the twenty years that extend from the late 19th century to the early 1920s, which sees the first diffusion of the works ofthe French poet in our country; the second coincides with the fifteen years that goes from the beginning of the 1930s to the mid-1940s, with the first translation of hermetic poets; the third one is placed in the post-war period, between the second half of the 1940s and the beginning of the 1950s; the fourth embraces the decade that goes from the celebration of the centenary of the birth of Rimbaud in 1954, tothe first complete Italian edition of his works in 1964; the fifth is related to the 1970s and 1980s, marked by the publication of the full edition of Rimbaud at the main publishing houses; finally, the sixth season involves the period from the last decade of the 20th century to the present day.
L’articolo toccherà argomenti relativi alla pluralità di denominazioni di malattie in lingua italiana, polacca e inglese. Facendo riferimento alla loro etimologia latina nonché al corpus ...terminologico plurilingue tratto dalla Classificazione ICD-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli autori metteranno in evidenza i problemi traduttivi di diverse categorie di entità nosologiche analizzando i loro nomi dal punto di vista sociolinguistico, tra i quali i termini eponimici, derivati dotti e popolari, forme greche, latine e latineggianti. In tale contesto si discuteranno le differenze tra i diversi livelli di discorso nella comunicazione medica e della frequenza d’uso di alcune forme varianti di malattie in italiano e in polacco nei rispettivi corpora di riferimento (con alcuni cenni al caso della lingua inglese). Da ultimo, gli autori menzioneranno esempi di forme difettose nella traduzione di malattie tra l’italiano, il polacco e l’inglese.
Quando la traduzione va in scena Helena Aguilà Ruzola; Siviero, Donatella
Enthymema (Milano),
12/2018, Volume:
22, Issue:
22
Journal Article
Peer reviewed
Open access
Introduzione al supplemento annuale “Volti del tradurre” a cura di Helena Aguilà Ruzola e Donatella Siviero. La sezione accoglie i contributi presentati alla IV Giornata internazionale sulla ...traduzione “La rappresentanzione della parola. Quando la traduzione va in scena”, tenutasi il 1 dicembre 2017 presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, in collaborazione con l’Universitat Autònoma de Barcelona e l’Università di Messina.