La psicologia dello sport ha abbracciato lo studio dell'identità atletica negli anni Novanta. L’obiettivo della nostra ricerca, dopo un’attenta revisione Filippini et al,20231, è quello di creare un ...nuovo protocollo, che possa integrare una parte quantitativa ad una parte qualitativa, dando vita, così, ad una nuova batteria di test che vada ad individuare l’efficacia dello sport nella costruzione dell’identità nella fase adolescenziale
Undoing Gender constitutes Judith Butler's recent reflections on gender and sexuality, focusing on new kinship, psychoanalysis and the incest taboo, transgender, intersex, diagnostic categories, ...social violence, and the tasks of social transformation. In terms that draw from feminist and queer theory, Butler considers the norms that govern--and fail to govern--gender and sexuality as they relate to the constraints on recognizable personhood. The book constitutes a reconsideration of her earlier view on gender performativity from Gender Trouble . In this work, the critique of gender norms is clearly situated within the framework of human persistence and survival. And to "do" one's gender in certain ways sometimes implies "undoing" dominant notions of personhood. She writes about the "New Gender Politics" that has emerged in recent years, a combination of movements concerned with transgender, transsexuality, intersex, and their complex relations to feminist and queer theory.
Judith Butler is Maxine Elliot Professor in the Departments of Rhetoric and Comparative Literature at the University of California, Berkeley. Among her books are Gender Trouble , Bodies That Matter , and Excitable Speech , all published by Routledge.
Il presente scritto propone un’indagine pedagogica sulla portata formativa che traspare nell’impegno, sia culturale che politico, di Octavio Paz; uno degli intellettuali latinoamericani del Novecento ...di più ampia fama (Premio Nobel per la letteratura 1990). Il nostro lavoro si è concentrato, in particolare, sull’esperienza giovanile di insegnamento a Merida (1937) e sul famoso saggio del 1950 El labirinto de la soledad. Il filo conduttore è rappresentato dal complesso tema dell’identità messicana nella modernità e soprattutto nei suoi impliciti educativi (De Giuseppe, Fabian Mestas, 2015), ma si allarga ad un’universalità problematica, che mette in discussione il senso della storia, il valore della poesia, l’imprescindibile presenza dell’alterità, il peso della solitudine e la ricerca solidale dell’altro. I “figli della Malinche”, frutto dell’incontro fra due mondi radicalmente diversi, vanno educati alla libertà e alla responsabilità. L’obiettivo è di offrire un contributo al dibattito pedagogico intorno ai temi del meticciato e dell’intercultura a partire da una fonte poco esplorata negli ambienti pedagogici. L’approccio metodologico dell’analisi è di tipo qualitativo e si inserisce in una cornice epistemologica ermeneutica (Malavasi, 1992).
Food and Religions Cristiano Marasca
Critical hermeneutics,
01/2024, Letnik:
7, Številka:
2, special
Journal Article
Recenzirano
Odprti dostop
The purpose of this essay is to analyze religious food prescriptions and avoidances, to show, through a cross-cultural and comparative approach, the inner reason underlying such a wide range of ...different biases and rules sedimented through millennia of religious practices. Since food also transmits meanings, any food performs a semiotic power and shows how religious identities are embedded in everyday life. As a result, "we are what we eat," not only organically but in terms of beliefs and representations. For these reasons, food often functions as an identity marker that traces invisible borders between an in-group of people sharing the same religious identity or background, and an out-group of people with different identities. Therefore, in acquiring personal or social identity inside a larger community, food plays a relevant part in linking cultivation, culture, and worship, which is why this project highlights the relationship between religious food prescriptions and identity. People connect to their religious group through food patterns, and religious rules concerning food are often used to retain cultic and cultural identity. ultuale e culturale.
Veicolando le più recenti conquiste dell’archeologia medievale in terra lombarda attraverso un linguaggio di pronta presa, la mostra milanese I Longobardi e la Lombardia (Palazzo Reale, 1978) toccava ...le corde più profonde di una memoria collettiva strettamente legata al territorio. L’ampio successo di pubblico ottenuto impone di ampliare l’angolo d’analisi da una prospettiva specialistica all’interrogazione sulle ricadute dell’evento in ambito museale e identitario tra anni Settanta e Ottanta.
Studies of religious interaction in the fourth century AD have often assumed that the categories of 'pagan', 'Christian' and 'Jew' can be straightforwardly applied, and that we can assess the extent ...of Christianization in the Graeco-Roman period. In contrast, in this 2007 text, Dr Sandwell tackles the fundamental question of attitudes to religious identity by exploring how the Christian preacher John Chrysostom and the Graeco-Roman orator Libanius wrote about and understood issues of religious allegiance. By comparing the approaches of these men, who were living and working in Antioch at approximately the same time, she strives to get inside the process of religious interaction in a way not normally possible due to the dominance of Christian sources. In so doing she develops approaches to the study of Libanius' religion, the impact of John Chrysostom's preaching on his audiences and the importance of religious identity to fourth-century individuals.
Il lavoro intende presentare alcuni elementi teorici e metodologici relativi all’intervento psicologico rivolto agli autori di violenza, frutto di una esperienza decennale in questo specifico ambito. ...Con questo articolo si propone di valorizzare la domanda d’intervento dell’autore di violenza e si offre un approfondimento teorico sui concetti di ‘desiderio mimetico’ e ‘desiderio dell’identità’.
Questo articolo discute l’immagine degli Argivi negli
di Euripide, nonché il ruolo del dramma nella costruzione dell’identità della
ateniese attraverso l’uso delle sue memorie collettive. Euristeo e ...gli Argivi rappresentano l’‘altro’ nella struttura drammatica, e nello specifico potevano rievocare la memoria dei Persiani di Dario e di Serse. In ultima analisi, in questo modo il dramma contribuisce a costruire una ‘storia intenzionale’ ateniese attraverso diverse dimensioni temporali (il passato del mito, il passato recente della
, il suo presente e il suo futuro).
Tribù è una parola che viene da lontano ed ha avuto un significato indiscutibile per indicare un insieme umano connotato da tradizioni, usanze, credenze e lingua comuni. Il termine, nel tempo, è ...stato impiegato pure come metafora di certe modalità di gruppo, oppure per indicare i caratteri identitari del postmoderno. Il nostro lavoro, avendo come punto di riferimento due tribù indigene dell’America Latina nelle quali abbiamo nel corso degli anni svolto una ricerca di campo, consiste nel confrontare le differenze tra l’autenticità storico-culturale di un gruppo sociale di grande tradizione e la metafora che implica forme di aggregazione del tutto diverse come quelle che si consumano in rete fra i nostri giovani. Lo sfondo epistemico ha un carattere ermeneutico, l’approccio metodologico con cui si sono condotte le riflessioni è di tipo qualitativo. Tali riflessioni si basano su ricerche etnografiche condotte in America Latina dal gruppo di ricerca EURESIS nel corso degli ultimi 15 anni, nonché dall’analisi epistemologica dei nuovi spazi digitali.
L’attenzione alla dimensione corporea ha assunto un rilevante valore scientifico nell’ambito della riflessione teorica e delle pratiche educative rivolte alle persone con disabilità, essendo stato ...ormai riconosciuto il ruolo che essa svolge nella strutturazione dell’esistenza. La finalità educativa che viene a delinearsi è chiaramente quella di fornire gli strumenti per ricercare un personale senso del corporeo che vada oltre ogni forma di oggettività, offrendo un modo per sentirsi a casa nel e col proprio corpo. Il custodire l’individualità del corpo rimanda non tanto ad un modo di interpretarlo come fatto o spazio oggettivo, ma piuttosto come spazio di vita, luogo psicologico fatto di esperienze, vissuti e relazioni. In tale cornice di senso, l’educazione alla corporeità può essere intesa come una forma di familiarizzazione con il corpo, le sue limitazioni, le sue potenzialità e le sue “parole”, ed anche un esercizio nella gestione di quelle trasformazioni del corpo che possono introdurre importanti cambiamenti nella relazione tra le diverse parti del Sé e con gli altri. Tale sfida non può che realizzarsi mediante il dispositivo narrativo e sviluppando esperienze di apprendimento che prendono forma proprio a partire dalle autobiografie del corpo. La narrazione, nel sostenere l’individuo nel difficile compito di appropriarsi del proprio corpo e di riferirli alla propria identità in costruzione, si configura come spazio di educabilità chiave nell’ambito della disabilità.