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  • La costruzione dell'enigma....
    Giuseppe Tupputi

    Festival dell'architettura magazine, 02/2022 57/58
    Journal Article

    Focalizzandosi sull’opera dello scultore croato Dušan Džamonja, il saggio proposto indaga l’architettura dell’Ossario dei Caduti Slavi di Barletta (1968-70), inquadrandola nella tradizione degli spomenik jugoslavi. Strutturata secondo principi perentori e conformata in masse dinamiche e ritmicamente articolate, quest’architettura commemorativa è in grado di offrire la quiete necessaria alla contemplazione senza rinunciare al pathos che è proprio della commemorazione. Descrivendo, da un lato, il valore fondativo assunto dal rapporto con il paesaggio e, dall’altro, l’intenso dialogo tra architettura e scultura che anima la composizione plastica dell’opera, l’obiettivo è quello di avvicinarsi a comprendere il senso di un monumento pensato nelle forme di un enigma. The proposed essay investigates the architecture of the Ossuary of the Slavs in Barletta (1968-70), focusing on the work of the Croatian sculptor Dušan Džamonja and setting it in the Yugoslavian spomenik tradition. Structured according to peremptory principles and shaped into dynamic and rhythmically articulated masses, this commemorative architecture is able to offer the necessary quiet for contemplation without renouncing the pathos that is typical of commemoration. The essay describes, on the one hand, the founding value assumed by the relationship with the landscape, and on the other, the intense dialogue between architecture and sculpture that animates the plastic composition of this work. The aim is to get closer to understanding the sense of a monument conceived in the form of an enigma.