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  • Marcello Balzani; Federica Maietti

    Disegnare con, 01/2015, Volume: 8, Issue: 14
    Journal Article

    La complessità delle sorgenti morfometriche stimola confronti e ricerche tra i dati di misura e i gradi di visualizzazione e di interrogazione diretta. La banca dati 3D, realizzata nel caso delle architetture albertiane per lo sviluppo critico-interpretativo degli storici dell’arte e dell’architettura, diviene anche strumento di simulazione di soluzioni spaziali e controllo per il cantiere. Il restauro dell’Istituto degli Innocenti a Firenze è infatti l’occasione per comprendere come un dato di conoscenza morfometrica possa permettere di sviluppare soluzioni di progetto per la nuova accessibilità del Museo realizzato sulla “misura” di Brunelleschi. Attraverso questi due approcci viene sviluppato il tema della documentazione della memoria che si finalizza, con tecniche di interrogazione, navigazione e rappresentazione, al restauro della materia.