Ció porta le discipline del progetto ad interrogarsi sullequilibrio tra tempo di realizzazione, tempo di vita in esercizio e livelli di prestazione dei manufatti, tema che rimanda sia alle implicazioni teoriche e culturali del dibattito sulla costruzione reversibile e temporanea (da Le Corbusier, Gropius, Prouve, Fuller, C. e R. Eames, Wachsmann, fino ai recenti contributi di Horden e Ban), sia a quello sulla nozione di appropriatezza delle tecnologie (Schumacher, Ceragioli, Doshi, Baker). Con lo scopo di rafforzare il partenariato tra le Agenzie delle Nazioni Unite, le Organizzazioni internazionali e le ONG anche nel settore dellemergenza abitativa, fin dal 2006 l'ONU ha implementata il Cluster "Shelter", nell'ambito della strategia "Cluster approach". Design, Build, Living Nella prospettiva di utilizzare queste esperienze come possibili riferimenti da trasferire anche in altri contesti, lo studio ha sviluppato un procedimento per analizzare e caratterizzare gli interventi di Architettura Umanitaria di emergenza, proponendosi in particolare di mappare il livello di innovazione che le soluzioni adottate fanno registrare. Gli indicatori che specificano il parametro sono: o la quota di materiali locali sul totale dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'edificio; o l'adozione di soluzioni progettuali in relazione ai materiali e ai contesti locali. Gli indicatori che specificano il parametro sono: o la quota di utilizzo di materiali biodegradabili/riusabili/ riciclabili sul totale dei materiali utilizzati; o il livello di reversibilita dei sistemi di assemblaggio dei componenti delledificio. Gli ambiti considerati sono quello relativo alla progettazione (Design), quello attinente i processi di produzione fisica dei manufatti (Build) e quello che riguarda le condizioni offerte agli abitanti (Living) (Tab. 1).