NUK - logo
E-resources
Full text
Peer reviewed Open access
  • Marco Medici; Marcello Balzani; Federica Maietti

    Disegnare con, 06/2016, Volume: 9, Issue: 16
    Journal Article

    Il progetto Smart Swap Building nasce in collaborazione con la Piattaforma Costruzioni della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna come progetto strategico in risposta alla crisi che sta duramente colpendo il settore delle costruzioni e che richiede l’innesco di nuove logiche di rigenerazione utili all'intera filiera, volte alla riqualificazione e alla riduzione del consumo di suolo. La congiuntura del mercato, contrassegnata da tassi di assorbimento degli immobili notevolmente inferiori al passato, capaci di generare una considerevole quantità di patrimonio invenduto di recente costruzione, e da investimenti sul costruito maggiori rispetto a quelli nel settore delle nuove costruzioni, mostra già chiaramente un crescente interesse nei confronti di strategie di produzione del valore attente alla sostenibilità, sia sul lungo che sul breve periodo, capaci di tradursi in una diffusa sensibilità per la qualità del patrimonio esistente e la sua capacità di rigenerarsi, al fine di rispondere a nuove aspettative d’uso. Integrando la forte esigenza di riqualificazione dell’esistente, nella logica di raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione di consumo del suolo nonché di risparmio energetico, di risorse e di adeguamento del comfort abitativo, e un patrimonio immobiliare di nuova costruzione non utilizzato, Smart Swap Building necessita di opportuni strumenti informativi a supporto dei complessi processi decisionali, in grado di integrare differenti competenze, a diverse scale e in diversi momenti del ciclo di vita degli edifici. Lo strumento rappresentativo inteso come parte integrante del processo edilizio, dalla progettazione, al cantiere, fino alla gestione, diviene anch’esso elemento da valutare per definire la qualità progettuale ed effettuare ragionamenti sulla sostenibilità dell’opera ben più consapevoli ed approfonditi.Il problema scientifico della ricerca, condotta all’interno di un percorso di dottorato afferente al Laboratorio TekneHub del Tecnopolo dell’Università di Ferrara, viene pertanto circoscritto all’ambito del rilievo e della rappresentazione, rispetto all’assunzione che ogni informazione sul manufatto edilizio, generata durante l’intero ciclo di vita, si configuri come volano per il miglioramento dell’efficienza complessiva del ruolo di tutti professionisti coinvolti. Il progetto sul costruito necessita infatti di una fase di indagine e di acquisizione preventiva dei caratteri metrici e morfologici al fine di progettare l’intervento di riqualificazione. La finalità del rilievo mira dunque alla creazione di una banca dati tridimensionale che possa strutturare, archiviare e diffondere le informazioni sul manufatto edilizio in modo organico, integrato ed accessibile, attraverso la definizione di una filiera digitale inclusiva rispetto all’intero processo di riqualificazione. In linea con la strategia comunitaria H2020, finalizzata ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, così come con la nuova direttiva europea sui lavori pubblici, la limitazione del campo di indagine della presente ricerca circoscrive l’ambito strumenti digitali raggruppabili sotto il nome di Building Information Modelling (BIM). Tali strumenti infatti permettono non solo di condurre in modo trasparente le fasi progettuali al fine di realizzare elaborati tradizionali corretti, ma si estende all’intero processo edilizio, mettendo in relazione elementi compositivi, tecnologici e strutturali con le fasi di rilievo dell’esistente, di costruzione e cantiere (BIM 4D), stima dei costi (BIM 5D), certificazione (BIM 6D) e gestione del ciclo di vita (BIM7D + CAFM).Principale prodotto di questa ricerca è quindi la definizione delle linee guida per l’implementazione dello specifico set di strumenti informativo-rappresentativi nel processo Smart Swap Building. L’applicazione delle stesse a tre casi applicativi, identificati sulla base di criteri tipologici, in relazione al sistema della proprietà e rispetto allo specifico ruolo nella filiera digitale, hanno reso possibile la verifica e la validazione delle linee guida definite per quanto riguarda l’ambito di competenza architettonica. Particolare attenzione è stata inoltre rivolta all’integrazione dei dati da rilievo laser scanner 3D per la creazione di modelli BIM, così come all’interoperabilità tra sistemi di authoring architettonico e alla condivisione del dato tra differenti professionisti orientato rispetto ai temi dell’Open BIM e l’implementazione di standard aperti di interoperabilità nella logica di preservazione del dato digitale tra le varie fasi e tra i differenti professionisti così come della definizione di un processo edilizio trasparente.