Nel saggio si è cercato di evidenziare gli elementi di attrazione del convento agostiniano riformato di S. Maria del Popolo di Roma e i rapporti che i frati lombardi – di cui si sono messe in luce le ...personalità più eminenti che vi risiedettero – seppero intrecciare da una parte con gli ambienti ecclesiastici e curiali e dall’altra con le diverse realtà della società cittadina, che a vario titolo si trovarono a gravitare intorno ad esso e alla chiesa posta sotto la loro cura.
Il contributo ricostruisce la storia fondativa di due complessi ospedalieri destinati agli Incurabili, ripercorrendone le relazioni. Di fondamentale importanza per l’evoluzione dei sistemi sanitari e ...lo sviluppo urbano e territoriale delle rispettive città, l’Arciospedale di san Giacomo in Augusta a Roma e il complesso di santa Maria del Popolo degli Incurabili a Napoli furono caratterizzati in Età Moderna da una comune organizzazione e struttura dovute al ruolo esercitato dal notaio genovese Ettore Vernazza, fondatore della compagnia del Divino Amore, che ne coadiuvò e promosse le iniziative e da personalità del calibro di Gaetano da Thiene e Filippo Neri.
Attualmente dismessi e in condizioni fatiscenti, tali edifici testimoniano, per la qualità delle loro architetture e il ruolo assunto nei secoli, l’importanza e la centralità che i temi dell’accoglienza e della cura rivestirono sin dall’Età Moderna sollecitati dall’azione aggregante e solidale svolta dalle confraternite quali istituzioni caritatevoli in grado di contribuire attivamente al miglioramento della società e alla qualità e ai servizi degli spazi di vita quotidiani.
The visual formula of the church founder as a model bearer highlights the close links between the founder himself, the martyrs and God. In the Roman basilicas of Santi Cosma e Damiano (6th century) ...and Santa Prassede (9th century), the pope perpetuates his presence on the apse of the donated church by staging the gift of the building, thus fixing the act of donation of the church - depicted in miniature - within the donated church itself. Through these mosaic decorations above the high altar, the pope is inscribed in the collective memory and in a system of commemorations to ensure his salvation. By reappropriating architectural, textual and iconographic formulas that have been authoritative since the 4th century, the pope inscribes himself in a tradition and legitimises the exercise of spiritual power. Thus, the micro-architecture of the church echoes the basilica perceived as a monumental reliquary and offers a vision of a spiritualised materiality. In a church that prefigures the heavenly Jerusalem, the pope presents the ecclesia that he offers to the martyrs and to God and represents the Ecclesia, the necessary intermediary between the faithful and God.
La formule visuelle du fondateur de l'église en porteur de maquette met en lumière des liens étroits entre le fondateur lui-même, les martyr(e)s et Dieu. Dans les basiliques romaines Saints-Cosme-et-Damien (VI e siècle) et Sainte-Praxède (IX e siècle), le pape pérennise sa présence sur l'abside de l'église offerte par une mise en scène efficace du don de l'édifice, fixant ainsi l'acte de donation de l'église-figurée en miniatureau sein même de l'église offerte. A travers ces décors en mosaïques surmontant le maître-autel, le pape s'inscrit dans la mémoire collective et dans un système de commémorations afin d'assurer son salut. En se réappropriant des formules architecturales, textuelles et iconographiques qui font autorité depuis le IV e siècle, le pape s'inscrit dans une tradition et légitime l'exercice du pouvoir spirituel. Ainsi, la microarchitecture de l'église fait écho à la basilique perçue comme un reliquaire monumental et offre une vision d'une matérialité spiritualisée. Dans une église préfigurant la Jérusalem céleste, le pape présente l'ecclesia qu'il offre aux martyrs et à Dieu et représente l'Ecclesia, intermédiaire nécessaire entre les fidèles et Dieu. Mots-clés : mise en abyme, pape, iconographie, église, Rome
Alcune opere inedite da poco passate nel mercato antiquariale sono utili per approfondire spunti appena accennati nella recente monografia sul pittore veronese Alessandro Turchi (2019). Si tratta di ...dipinti e disegni che confermano il ruolo del giovane pittore all’interno della bottega di Felice Brusasorzi: prima come allievo, poi come chi assume il controllo delle commissioni nuove o da completare, arrivando ad imporsi nella considerazione dei committenti veronesi che lo accolgono tra gli accademici filarmonici. Qualche considerazione meritano pure i contatti veneziani che precedono il viaggio a Roma, vissuti in contatto con Palma il giovane e condivisi da un altro veronese che le fonti dicono allievo di Felice, Marcantonio Bassetti.
Militare di carriera, veterano di tre guerre, pluridecorato, Umberto Zamboni fu importante esponente del fascismo veronese. Al tempo della marcia su Roma comandò la colonna concentrata a Foligno. ...Inviato a Torino come questore dovette affrontare la rivolta delle guardie regie. Fu per breve tempo prefetto a Imperia, poi socio di aziende industriali, a lungo amministratore locale, dal 1939 senatore del Regno. Attraverso fonti diverse, coeve e non, se ne ricostruisce la biografia.
Nell’ambito di un più generale interesse alle politiche di riforma nell’impero romano, questo volume raccoglie gli atti di un incontro di studio dedicato alla diversa reazione delle due Partes ...dell’impero alla crisi e ai gravi problemi che investirono il mondo romano nel periodo dalla morte di Teodosio (395) al regno di Anastasio (491-518). Obiettivo dell’incontro è stato quello di concentrare l’attenzione sulle diverse scelte di governo, sulle linee di riforma adottate per consolidare le istituzioni e fronteggiare le emergenze. Si è pensato, in particolare, di privilegiare la prospettiva dell’Oriente, allo scopo di indagare e approfondire le scelte politiche che, attuandosi in un contesto sicuramente più solido rispetto all’Occidente, consentirono a questa parte dell’impero di sopravvivere. Grande importanza riveste in questa indagine anche lo studio delle personalità, degli uomini, e dei gruppi di potere, che hanno pensato e realizzato le riforme. I contributi raccolti nel volume non hanno la pretesa di raggiungere una conoscenza esaustiva rispetto ai numerosi problemi sollevati; si propongono, al contrario, di stimolare la discussione, favorendo nuove prospettive di ricerca sulla capacità della Pars Orientis di reagire con successo alla grande crisi del V secolo.
En dépit du caractère incertain et imprévisible du résultat des élections pontificales, l’ambassadeur de la monarchie espagnole près le Saint-Siège recevait des directives précises quant à l’action à ...mener en cas de vacance du siège et les instructions à fournir aux cardinaux de la faction espagnole.Les juntes réunies par Philippe III afin de préparer cet événement majeur qui avait lieu à Rome n’avaient pas pour vocation à trouver une solution à un problème spécifique, mais à mettre en œuvre les bases d’une stratégie d’ordre politique et diplomatique visant non pas à garantir, mais du moins à favoriser, l’élection d’un pontife qui servirait les intérêts de la monarchie. Il s’agissait paradoxalement de saisir et de contrôler une réalité intrinsèquement mouvante et incertaine, tout en mobilisant des savoirs à la fois théoriques et empiriques.Le travail mené par la junte chargée, dès la fin de l’année 1618, de préparer le conclave qui se tiendrait après la mort du pape Paul V et d’instruire l’ambassadeur à Rome, permet d’appréhender les enjeux politiques et les modalités de l’expertise mise en œuvre pour faire face à la contingence, au secret et aux rivalités politiques qu’impliquait l’élection pontificale.
« Rien n'égale la beauté d'une inscription latine votive ou funéraire : ces quelques mots gravés sur la pierre résument avec une majesté impersonnelle tout ce que le monde a besoin de savoir de nous. ...» Marguerite Yourcenar, Les Mémoires d'Hadrien. À Agnès, Élise et Adrienne