Il contributo presenta alcune riflessioni nate dall'analisi dei dati relativi a due progetti di crowdfundingcreati per finanziare la pubblicazione dei due cataloghiIncunaboli a Catania I: Biblioteche ...riunite "Civicae A. Ursino Recupero" (2018) eIncunaboli a Catania II: Biblioteca regionale universitaria(2021). Attenzionespecifica è data alle modalità utilizzate per la valorizzazione di due biblioteche e di una parte del loropatrimonio bibliografico nell'ambito di un progetto scientifico tuttora in corso e che intende porsi comestrumento di partecipazione e di condivisione delle biblioteche come beni comuni. I dati sono analizzatiattraverso la prospettiva della sociologia dei processi culturali e comunicativi.
La regolazione europea in materia di dati sembra cambiare paradigma: l’enfasi non è più solo sul profilo della protezione e del controllo, ma anche della condivisione. In questa direzione vanno, in ...particolare, il Data Governance Act e il Data Act. Il primo, infatti, promuove il riutilizzo di dati protetti detenuti da enti pubblici, l’intermediazione e il c.d. altruismo dei dati. Il secondo si incentra sui temi dell’accesso ai dati, del diritto di condividere i dati con i terzi e infine sull’obbligo di mettere i dati di soggetti privati a disposizione di enti pubblici per necessità eccezionali. Insomma, la nuova stagione regolatoria europea libera nuovi flussi di dati tra settore pubblico e settore privato (Business to Government e Government to Business). Il contributo propone una rilettura in chiave critica di tali normative e promuove l’idea dei data for common good: un regime speciale per i dati detenuti da soggetti privati ma di pubblico interesse, che vada ad integrare le policy di sostenibilità sociale delle grandi imprese.
We consider the theme of urban gardens as a privileged observation of socioeconomic and environmental changes in a city. These can be highlighted inside urban areas, in historical city centres or ...even in suburban places. During the nineteenth-century new allotments where an opportunity for workers of the industry as a food integration but also to improve health and relational aspects. The situation has not changed, and we can see how societies satisfy these needs: the more complex, nowadays a city becomes, in its forms, functions and ways of interacting, the greater the utility of a multiform and always changing horticultural activity.
Le biblioteche e la filiera dell’open Zanni, Andrea
JLIS.it : Italian journal of library and information science,
2018, Letnik:
9, Številka:
3
Journal Article
Recenzirano
Odprti dostop
In the last years, the partnerships between libraries and wiki-world are more and more intensive and interesting. The paper traces the theoretical and deontological reasons of these projects, within ...the conceptual context of “digital common goods”.
Negli ultimi anni, le collaborazioni fra mondo bibliotecario e mondo wikipediano sono sempre più frequenti e interessanti. L'articolo ripercorre le ragioni teoriche e deontologiche di questi progetti, all'interno della cornice concettuale dei "beni comuni digitali".
This article is the result of ethnographic research exploring the relationships between social movements for the commons and local institutions in Naples. Proposed as an effective counter-narrative ...that opposes the clientelistic and corrupt management of public resources, the approach introduced by the Neapolitan commons network has become a model on a national scale and beyond. My aim is to describe the social and cultural factors underlying commoning practices and policies for the commons in a context that expresses specific conceptions of the political. I will dwell, in particular, on the experience of L'Asilo, the first community of commons activists who obtained recognition from the local administration for the 'civic use' of a public building that they had occupied in the historic centre of Naples.
Tomando como punto de partida el debate italiano sobre la noción de bienes comunes, el artículo analiza la categoría marciana de res ommunes omnium para perfilar su estatuto jurídico, del que se ...desprende que nadie supiera ser excluido de disfrutar de los recursos que la naturaleza pone a disposición de todos.
Libraries and open access industry Zanni, Andrea
JLIS.it : Italian journal of library and information science,
2018., 20180101, Letnik:
9, Številka:
3
Journal Article
Recenzirano
Odprti dostop
Negli ultimi anni, le collaborazioni fra mondo bibliotecario e mondo wikipediano sono sempre più frequenti e interessanti. L'articolo ripercorre le ragioni teoriche e deontologiche di questi ...progetti, all'interno della cornice concettuale dei "beni comuni digitali" Testo dell'editore.In the last years, the partnerships between libraries and wiki-world are more and more intensive and interesting. The paper traces the theoretical and deontological reasons of these projects, within the conceptual context of "digital common goods". Publisher's Text.
All’inizio del XIX secolo le ‘arcaiche’ collettività rurali sarde erano in grado di riprodursi in base a modelli di sussistenza relativamente indipendenti. I loro modelli economici locali erano ...influenzati ma non determinati dallo Stato, né tanto meno dal mercato. Gli usi di terre e di risorse collettive (beni comuni) mediante sistemi agrari comunitari sono stati ampiamente praticati fino all’avvio dei processi di modernizzazione. Per sopravvivere, queste micro-società avevano bisogno di mantenere gli equilibri agroecologici. Perciò praticavano combinazioni di metodi agricoli, forestali e pastorali che non mettessero a repentaglio i cicli di rigenerazione del vivente. In tempi di crisi dei modelli di sviluppo locale, questi sistemi di utilizzo delle risorse mostrano rilevanti aspetti di adeguatezza sociale ed ecologica. Vale la pena di riconsiderare il recupero di questi schemi organizzativi, ed è inoltre importante intraprendere un approccio approfondito ai loro caratteri civici, per mettere in evidenza le relazioni tra pratiche di comunanza e problematiche relative allo sfruttamento delle risorse naturali rinnovabili.
This paper is composed of two parts and a conclusion. The first part offers an overview of the Italian debate on common goods (beni comuni), highlighting the different authors and main schools of ...thought, illustrating the most significant definitions on a legal and case-law level, while homing in on the core of the underlying methodological approaches and the rela-tions between the most common interpretations and a number of well-known economic theo-ries. The second part aims to highlight the deep roots of the interpretative differences, on the one hand drawing connections with theories on the form of State and citizenship, on the other showing its relationship to the debate on public goods and to the evolution of the relevant leg-islation. The review ends with a description of a few fundamental and cross-functional charac-teristics of “common goods doctrines,” present in all the available literature, but valued and promoted in different ways according to the objectives of the different interpretations. The examination of these traits allows us to evaluate briefly the degree of compatibility between these different views and the current legislation, and the concrete possibility that the relative needs are actually met.