Centuria, il metaromanzo di Giorgio Manganelli apparso nel 1979, è (usando le parole di Italo Calvino) un’enciclopedia aperta. Scaturita al tempo stesso da un evidente scetticismo epistemologico e da ...un’idea di elaborazione letteraria più problematica, l’enciclopedia aperta si regge sull’equilibrio precario tra una forza centrifuga, fonte di una pluralità di storie e vicende potenzialmente infinite; e una forza centripeta, che si occupa al contrario della loro sistemazione all’interno di una rigida struttura. Questo saggio si propone di isolare i due poli di questo congegno narrativo paradossale, rispettivamente mettendo a fuoco: per le forze strutturanti, il rapporto con alcune opere di consultazione (dizionario, enciclopedia); per le forze disgreganti, la ricorrenza di specifici ‘meccanismi di pluralizzazione’ narrativa quali il ri-uso di materiale mutuato da opere precedenti, un’istanza enunciativa ipotetica e congetturale, la predilezione per i temi dell’attesa e della potenzialità degli eventi, e infine la ricorrenza dei concetti di elenco, schema e catalogo.
Lo scritto introduce gli atti del Secondo Seminario Annuale di Poesia Contemporanea, svoltosi il 22-23 novembre 2021 presso l’Università degli Studi di Milano e dedicato alla Forma antologia. Dopo ...aver percorso varie questioni fondamentali relative alla pratica antologica – intesa nella sua materialità storica – l’introduzione si interroga sul ruolo delle antologie poetiche nel sistema letterario novecentesco e in quello post-novecentesco. Successivamente, riassume i contributi presenti nel fascicolo, per offrirne una visione d’insieme.
The contribution investigates the changing dichotomy centre-periphery of the city of Rome through a rereading of Giancarlo De Cataldo’s fiction. The narrative of urban space in Romanzo criminale ...(2002), Suburra (2013) and La Svedese (2022) offers a crime reinterpretation of the Roman periphery from the late 1970s to the second decade of the 2000s. The author explores the complexities and ambiguities of living on the margins of the cultural context of reference, where the same condition of marginality is not the exclusive prerogative of the built-up areas near the ring roads, inhabited by a large part of the population for some time. The road infrastructure system, although in the common imagination it refers to the idea of transit and extremity, innervates the urban fabric, dialoguing with the more distant monumental city and becoming an identity zone with its own narrative to legitimise. The study intends to highlight how De Cataldo’s narrative work was able to represent the changing concept of suburbia and the different perception of territorial and moral degradation.
This essay aims to introduce Maurizio Salabelle (1959-2003), one of the most underappreciated Italian authors of the ’90s. After providing an overview of his life and literary activity, the essay ...explores Salabelle’s poetics by scrutinizing the texts the author published in the literary magazine «Il semplice». In this process, I will underline the affinities between Salabelle and the other authors who contributed to «Il semplice» and, at the same time, I will clarify the reasons for the singularity of his work within the landscape of Italian comic literature at the end of the last century.
Partendo da una breve ricostruzione della formazione latina di Cesare Pavese, il contributo propone una rilettura del dialogo Il lago, incentrato sul personaggio di Ippolito-Virbio, nell’ottica ...della riscoperta di una possibile influenza esercitata dalle Metamorfosi di Ovidio sui Dialoghi pavesiani. L’analisi comparata prende in considerazione un testo che è evidentemente legato all’episodio metamorfico, ma che non è stato indagato a sufficienza per mettere in evidenza il “classicismo latino” dello scrittore piemontese e, soprattutto, per puntualizzare in che misura il modello letterario e mitico del poeta d’età augustea abbia agito sulla composizione dei Dialoghi con Leucò.
Semplicemente Sicilia!, come il titolo di un film memorabile di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet ispirato al capolavoro di Vittorini Conversazione in Sicilia. Il punto esclamativo non suoni ...enfatico: nel nostro caso è soprattutto un appello a viaggiare, ancora una volta, intorno all’isola-mondo, crocevia di popoli e civiltà, centro di irradiazione della diaspora italiana, e più recentemente terra di arrivo e di accoglienza alla periferia dell’Europa. Sicilianità, sicilitudine, sicilianitudine, siculitudine sono alcune delle categorie identitarie che, se certo discutibili e discusse, continuano a evocare, anche nel loro moltiplicarsi, l’immagine della più mitopoietica delle regioni italiane; fino al limite, spesso valicato, dell’autoreferenzialità. Tra letteratura, cinema, teatro, storia, antropologia, ecc. la Sicilia ha generato una galassia di discorsi, attirato a sé viaggiatori e interpreti di ogni latitudine, dato alla cultura mondiale generazioni di scrittori, artisti, cineasti, intellettuali. Questo dossier vorrebbe rendere omaggio alla ricchezza di questa terra, e al contempo lanciare una nuova occasione di dialogo tra una sponda e l’altra del Mediterraneo, senza imporre confini disciplinari o tematici. Semplicemente: Sicilia!