Questo saggio propone una riflessione sul concetto di umanesimo nella contemporaneità, con particolare attenzione alla funzione culturale, metodologica e disciplinare delle Letterature Comparate. In ...generale, la nozione di umanesimo è al centro di un’idea europea e occidentale della letteratura, della storia della ricezione e del senso dei testi che sono stati tramandati. Analizzare il concetto nella cultura contemporanea significa però tenere conto delle molteplici e contrastanti accezioni contenute nel termine stesso, della crisi del pensiero umanistico e soprattutto delle posizioni dell’antiumanesimo. Si parlerà pertanto, con Edward Said, di un umanesimo antiumanistico. A partire dall’analisi del dibattito e delle diverse posizioni teoriche, il saggio prenderà in esame i linguaggi e le forme (come l’intertestualità) in cui la letteratura contemporanea rappresenta in maniera autocritica se stessa e l’uomo. L’importanza di un decentramento del punto di vista, tra passato e presente, centri e periferie geografiche e simboliche, contribuisce inoltre a un ripensamento del ‘classico’ nel presente. È a tale fine che si vuole mettere in luce il ruolo delle Letterature Comparate: in un rapporto che si auspica collaborativo e non competitivo con le altre discipline umanistiche, la disciplina può dare un contributo fondamentale nell’orientare questo sguardo ad ampio raggio e, attraverso l’insegnamento e la ricerca, nel costruire una cultura autonoma, duratura e critica per le moderne democrazie
Il saggio esamina il ruolo e la funzione degli intellettuali umanisti e i loro rapporti con il potere politico nel contesto dell‘Italia del Quattrocento, analizzando l‘uso di alcuni tópoi e concetti ...fondamentali a partire dai testi della tradizione teorico-politica.
Cuore e testa e La percezione del prossimo, proposti qui in traduzione italiana, sono due articoli che il filosofo spagnolo José Ortega y Gasset (1883-1955) pubblicò su “La Nación” di Buenos Aires ...rispettivamente nel 1927 e 1929. Dalla scrittura dialogante dell’intellettuale che più profondamente rappresentò l’esigenza di rinascita e modernizzazione nella Spagna della prima metà del Novecento, veniamo introdotti a questioni a noi vicinissime quali: la rieducazione ai valori di un nuovo umanesimo che controbilanci la fiducia dell’uomo europeo nel progresso tecnico e nel perfezionamento intellettuale; i processi psicologici, visivi, come modello ermeneutico; il problema della percezione del prossimo che instaura la dialettica tra differenze radicali (le distanze tra i diversi, gli opposti, l’uomo e la donna) e possibilità di comprensione dell’altro.
Nello scritto seguente vogliamo confrontarci con il pensiero maturo di uno tra i più appassionanti e innovativi filosofi contemporanei, il tedesco Peter Sloterdijk. La nostra ricognizione si ...soffermerà sull’originale ritratto dell’uomo che emerge dal confronto tra la prospettiva del nostro autore con quelle, rispettivamente, di Martin Heidegger e di Arnold Gehlen. In particolare, desideriamo rinvenire ed esplorare i diversi aspetti del rapporto tra il concetto di sfera e quell’essere vivente che noi stessi siamo.
Depositato nell’archivio “Giuliano Marini”, l’articolo di Francesca Di Donato offre una prospettiva storica sul modo e sul grado di consapevolezza teorica con cui gli studiosi organizzano se stessi ...L’espressione respublica literaria compare per la prima volta nel 1417 in una lettera scritta da Francesco Barbaro a Poggio Bracciolini. La repubblica delle lettere è la comunità ...
Nel novembre 2015 si terrà a Firenze il V Convegno ecclesiale nazionale, il cui titolo è In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. In preparazione all’evento, la Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato ...un Invito e una Traccia per il cammino verso il Convegno. In questa sua riflessione, l’Autore delinea l’orizzonte tematico di questi interventi, parlando di un umanesimo ricavato dal vissuto umano di Gesù di Nazareth, che si concretizza nell’apertura a Dio Padre e ai fratelli, nella preghiera e nel prendersi cura degli altri.In november 2015 the Fifth Italian National Ecclesial Convention will take place in Florence with the title The new humanism in Jesus Christ. In preparation for this event, the Italian Episcopal Conference has published an Invitation and a Sketch of a path towards the Convention. In this reflection, the Author describes the thematic horizon of these contributions, speaking of a humanism gained from the lived humanity of Jesus of Nazareth which is made concrete in its openness to God the Father and to its brothers, in prayer and in concern for others.Dans le prochain mois de novembre 2015, a Florence, aura lieu le cinquième Rencontre Ecclésial de l'Italie dont le titre sera En Jésus Christ un nouvel humanisme. En préparation de l’évènement, la Conférence Épiscopale Italienne a publié une Invitation et un Plan de cheminement vers la Rencontre. Dans sa réflexion, l’Auteur trace l’horizon thématique de l’Invitation et du Plan, parlant d’un humanisme déduit de l’expérience humaine de Jésus de Nazareth, qui se concrétise dans l’ouverture à Dieu le Père et aux frères, dans la prière et dans l’attention aux besoins des autres.
Questo articolo considera la atipica produzione letteraria dell’umanista Tristano Caracciolo (Napoli, 1437-1522) e analizza la sua controversa collocazione nel contesto politico e culturale ...napoletano tra la fine del secolo XV e l’inizio del XVI. Nel De vitae auctoris actae notitia, le sue memorie, e in altri lavori di taglio autobiografico e storico, Caracciolo, membro della nobiltà napoletana, indirizza la propria attenzione su eventi di grande importanza per la storia di Napoli e del suo regno. L’articolo mostra il ritratto di un intellettuale che non si sentiva completamente schierato con la dinastia regnante e restava fedele al mos maiorum, antico e austero, della nobiltà cittadina.
The Family of Man»: réflexions autour des usages et de la patrimonialisation d’une exposition photographique controversée Claude Dupuis est diplômé de l’Université de Trèves (Allemagne) et docteur en Histoire de l’Art. Dans une approche transdisciplinaire (histoire de l’art, sociologie visuelle), il poursuit ses investigations sur la formation du regard, en particulier celui des photographes. C’est ainsi que dans un esprit analogue, il porte régulièrement son intérêt sur la reconnaissance et la reproduction de schémas constructifs en photographie à travers les époques
Diacronie,
09/2014, Letnik:
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Between its inception in 1955 and his temporary disappearance in 1966, the photographic exhibition «The Family of Man» curated by Edward Steichen from images collected around the world has continued ...to attract a large audience. Restored in the Nineties and presented permanently to the Grand Duchy of Luxembourg since June 1994, the exhibition vehicles since its origin a “humanistic” differently appreciated message by the critics. This contribution goes back in a first time over these various controversies, mainly led by the rejection of an Americanism both too liberal and too religious and moralizing. At the same time it attempts to dissociate the uses that could be made by the successive owners of the exposure, from its circulation during the cold war until its installation at the castle of Clervaux. Finally, from the assumption of a previously “nationalist” use of the photographic collection, it is a reflection on the genesis and implications of the inclusion of «The Family of Man» in the “Register of the Memory of the World” by UNESCO in 2003 which is conducted.
Between its inception in 1955 and his temporary disappearance in 1966, the photographic exhibition «The Family of Man» curated by Edward Steichen from images collected around the world has continued ...to attract a large audience. Restored in the Nineties and presented permanently to the Grand Duchy of Luxembourg since June 1994, the exhibition vehicles since its origin a “humanistic” differently appreciated message by the critics. This contribution goes back in a first time over these various controversies, mainly led by the rejection of an Americanism both too liberal and too religious and moralizing. At the same time it attempts to dissociate the uses that could be made by the successive owners of the exposure, from its circulation during the cold war until its installation at the castle of Clervaux. Finally, from the assumption of a previously “nationalist” use of the photographic collection, it is a reflection on the genesis and implications of the inclusion of «The Family of Man» in the “Register of the Memory of the World” by UNESCO in 2003 which is conducted.