Nonostante la iperdiversità linguistica che caratterizza molti contesti nazionali e il valore riconosciuto dalla letteratura scientifica alle lingue dei migranti come risorse per le società ...ospitanti, l’introduzione di tali lingue nei programmi di istruzione scolastica è una realtà consolidata solo in alcuni paesi europei. L’articolo si propone di identificare gli elementi che riguardano la formulazione degli interventi pubblici che possono condurre a un’efficace didattica delle lingua d’origine dei migranti, nonché le premesse contestuali e istituzionali che possono facilitare o ostacolare l’attivazione di processi di policy learning tra esperienze avanzate di insegnamento delle lingue d’origine (in questo studio, Austria e Svezia) ed esperienze meno avanzate in tal senso (in questo articolo, l’Italia). Il contributo affronta queste tematiche alla luce della teoria del lesson-drawing, comparando i tre sistemi d’istruzione nazionali, selezionati sulla base dei rispettivi approcci e obiettivi rispetto alle lingue dei migranti. La comparazione si sviluppa sia in termini di caratteristiche contestuali che di peculiarità delle specifiche politiche e servizi di didattica delle lingue dei migranti, sulla base di dati raccolti a partire da fonti ufficiali. I risultati della ricerca sono poi discussi alla luce della letteratura rilevante e indicano l’esistenza di molti facilitatori e di alcuni ostacoli all’attivazione di dinamiche di policy learning, proponendo al contempo alcune idee sviluppate a partire dalla comparazione sia per i policymaker che per coloro che sono preposti a erogare i servizi educativi.
Passages is a book about journeys: mythic, realistic journeys that bring people from one place to another, from one universe to another one. In this sense, all the characters are immigrants and/or ...exiles, moving through three different places: a Caribbean island (Haiti), Miami and Montreal.
The aim of this essay is to introduce a non-specialist reader to the main themes of Ollivier’s novel which stands on migration, identity and home
Il contributo verifica alcuni degli aspetti stilistici e lessicali più singolari dell’italiano degli scrittori migranti. In particolare, è rilevata, in maniera trasversale, la proposizione di ...proverbi della lingua madre, spesso confrontati con equivalenti italiani; di frasi idiomatiche che rimandano ad un sistema di valori altro; di similitudini che propongono comparanti innovativi. Tra queste ultime, di notevole interesse sono quelle che presentano “migratismi” nella comparazione, ovvero parole della L1, designanti concetti od oggetti culturo-specifici, attestate con grande frequenza in queste opere. Pur con intenti in parte differenti, tali caratteristiche linguistiche sono osservabili anche nella più recente letteratura delle seconde generazioni, a ulteriore dimostrazione di come la lingua italiana si stia arricchendo di parole, frasi, immaginari inediti.
L’articolo tratta il fenomeno della migrazione dal punto di vista psicoanalitico insieme alle tematiche dell’interculturalità e della genitorialità. Tale lavoro vuol fare emergere la condizione di ...particolare vulnerabilità che caratterizza i soggetti migranti, nel loro confrontarsi con il complesso passaggio alla genitorialità. Le autrici intendono presentare le potenziali difficoltà connesse ai processi migratori, in particolare per quanto riguarda la sofferenza che molte donne vivono lasciando il loro paese d’origine e le violenze fisiche e psicologiche che spesso sono costrette a subire. Il complesso tema della migrazione viene affrontato con riguardo agli aspetti dell’integrazione e alle relative dinamiche che la caratterizzano, all’interno di una visione epistemica dell’essere umano, in cui ciascun soggetto mette a disposizione le proprie fragilità, risorse e competenze in un’ottica di crescita umana. Attraverso il viaggio terapeutico, il viaggio migratorio assume dignità e consistenza permettendo così ad entrambi di esistere.
Questo articolo approfondisce la tematica comunicazione – integrazione attraverso una lettura tecnica della realtà comunicativa sul fenomeno della migrazione internazionale e dei suoi effetti nello ...scenario globale. L’analisi dei dati reali e della loro percezione, le riflessioni sul giornalismo interculturale ed il potere della comunicazione social contribuiscono a valorizzare la funzione della comunicazione per l’integrazione multiculturale.
In un momento in cui il discorso politico, sociale e mediatico rappresenta il tema della migrazione e della fuga come socialmente esplosivo, questo articolo analizza come nei racconti di ...Fra-intendimenti (2010) di Kaha Mohamed Aden la percezione di sé del soggetto migrante venga formata dagli stereotipi che la società di arrivo proietta su loro e come, allo stesso tempo, si rappresenti la vera complessità della realtà vissuta dal soggetto migrante attraverso una doppia referenzialità. Da una parte si ricorrerà alle riflessioni di Edward Said sulla costruzione europea ed egemonica dell’alterità e all’approccio di bell hooks, che si focalizza sulle intersezioni tra race e gender, per evidenziare le percezioni stereotipe della società di arrivo; dall’altra, il concetto di «Terzo Spazio» sviluppato da Homi K. Bhabha per segnalare le dinamiche di comunicazione in contesti migratori contribuirà a mostrare la complessità della realtà sperimentata dal soggetto migrante. Così, il lettore o la lettrice ha la possibilità di cambiare la propria percezione della realtà.
In un momento in cui il discorso politico, sociale e mediatico rappresenta il tema della migrazione e della fuga come socialmente esplosivo, questo articolo analizza come nei racconti di ...Fra-intendimenti (2010) di Kaha Mohamed Aden la percezione di sé del soggetto migrante venga formata dagli stereotipi che la società di arrivo proietta su loro e come, allo stesso tempo, si rappresenti la vera complessità della realtà vissuta dal soggetto migrante attraverso una doppia referenzialità. Da una parte si ricorrerà alle riflessioni di Edward Said sulla costruzione europea ed egemonica dell’alterità e all’approccio di bell hooks, che si focalizza sulle intersezioni tra race e gender, per evidenziare le percezioni stereotipe della società di arrivo; dall’altra, il concetto di «Terzo Spazio» sviluppato da Homi K. Bhabha per segnalare le dinamiche di comunicazione in contesti migratori contribuirà a mostrare la complessità della realtà sperimentata dal soggetto migrante. Così, il lettore o la lettrice ha la possibilità di cambiare la propria percezione della realtà.
Testimonianze dell’effetto che i primi incontri con la natura canadese hanno avuto su coloro che li hanno vissuti sono testi che trasmettono l’intensità dell’esperienza, la sua novità e la ...reciprocità della trasformazione. In particolare i testi scritti da donne nell’Ottocento offrono una prospettiva domestica originale, specialmente se rivolti a un pubblico italiano.
Lived and Represented Spaces in Memorials of Migration in Canada: Anna Moroni ParkenMemoirs of the effect early encounters with Canadian nature had on those who experienced them were narratives that conveyed the intensity of the experience, its novelty and mutual transformation. In particular texts written by women in the 19th century offer an original domestic perspective, especially when directed to an Italian readership.
Lo sfruttamento della manodopera migrante nel settore agricolo italiano anima il dibattito pubblico e politico da circa dieci anni, con un’intensità sempre più crescente. I cosiddetti “nuovi schiavi” ...che popolano le campagne del nord e del sud Italia raramente appaiono in grado di opporsi in maniera efficace a un sistema di sfruttamento della manodopera e di caporalato ben organizzato. Il caso studio presentato in questo articolo sembra ribaltare questa rappresentazione retorica: il 31 gennaio 2013 ha infatti avuto inizio, presso l’aula bunker del tribunale di Lecce, il processo Sabr, nato dalla denuncia di braccianti provenienti dal nord Africa e dall’Africa occidentale a carico di proprietari di note aziende agricole nell’area di Nardò e di caporali tunisini e sudanesi. L’analisi etnografica dei dibattimenti in aula, avvenuta tra ottobre 2013 e gennaio 2014, intreccia le storie di vita dei braccianti coinvolti e le posizioni ufficiali di avvocati e pubblico ministero, al fine di rendere un racconto corale in grado di mostrare la complessità dei punti di vista e delle posizioni formali (e informali) di un procedimento giudiziario. Attraverso l’osservazione delle singole udienze, le testimonianze dei lavoratori e degli altri attori istituzionali (avvocati, pubblico ministero e comandante dei Ros) e la consultazione del materiale redatto a seguito dell’inchiesta che ha dato origine al processo stesso, si cercherà di evidenziare come le aspettative e gli immaginari di cui ognuno dei protagonisti si fa portatore contribuiscano a costruire un’idea di Stato, di giustizia e di legalità tutt’altro che astratti e unitari.