Le teorie economiche, ma anche il senso comune, suggeriscono che la migrazione dalle regioni in cui la forza lavoro è in esubero e a buon mercato verso regioni in cui è scarsa e cara, porta ad un ...benessere complessivo. Se c'è però un diritto di emigrare, non esiste il diritto simmetrico all'immigrazione e con diverse motivazioni aumentano le restrizioni alla mobilità internazionale. Restrizioni quindi, a fronte di un immigrazione che sembra diventare un ondata travolgente, ma anche richiesta di immigrati che aumenta e che probabilmente è destinata ad aumentare nei prossimi anni: questo il paradosso. Anche l'Italia, antico paese di emigrazione, sta diventando, in termini accelerati, un paese di immigrazione: la percentuale degli stranieri regolari però corrisponde ancora al 2 per cento circa della popolazione totale. Popolazione che dovrebbe passare dagli attuali 57,3 milioni ai 41,2 milioni di abitanti del 2050. L'allarme sociale resta un fatto complesso, quasi in controtendenza. Anche se molti vorrebbero esorcizzarla, invece, la società multietnica è alle porte.
La competizione internazionale per i lavoratori ad alta qualificazione si basa sia sull’offerta di condizioni di lavoro favorevoli sia sull’offerta di regole che assicurino vantaggi in termini di ...status giuridico, di diritti di permanenza e di accesso alle opportunità del mercato interno del lavoro. Esiste uno scambio talent for citizenship in base al quale l’offerta più importante di uno Stato ad un lavoratore straniero è la facilitazione nell’ottenimento dei diritti propri della cittadinanza. Il saggio intende discutere la capacità della UE, in base alla propria costituzione economica, di governare questa politica per l’immigrazione secondo criteri di competitività internazionale.
Come diceva Hegel, l’uccello di Minerva spicca il volo al calar della sera. Non è quindi un caso che abbiamo cominciato a interrogarci sulle culture politiche dei diversi Paesi europei e a metterne a ...fuoco le differenze in un periodo storico in cui, sotto la duplice influenza del processo di globalizzazione e dell’unificazione europea, quelle culture sono entrate in una crisi che ha notevolmente inciso sulla loro previa distinzione. Ciò risulta tanto più chiaro, se, assumendo il concetto in un’accezione più ampia di quella della tradizione accademica nordamericana, si definisca la cultura politica come l’insieme delle idee fondamentali che in un determinato Paese orientano sul lungo periodo le relazioni esplicitamente o implicitamente istituite fra Stato, popolo e nazione, la prevalente concezione di quest’ultima e quella del popolo stesso, e quindi le relazioni fra etnicità, nazionalità e cittadinanza, nonché i princìpi che regolano l’acquisizione di quest’ultima e i diritti e i doveri che ne derivano.
Tra i paesi del Mediterraneo esistono talvolta differenze profonde nei livelli di sviluppo. Queste differenze influenzano i processi demografici e questi a loro volta influiscono sui divari di ...sviluppo. Nel lavoro si esamina il caso dell’Albania e quello della Grecia che alla fine della seconda guerra mondiale presentavano una situazione non molto dissimile. Oggi le differenze sono invece profonde con la Grecia facente parte dell’area euro e l’Albania che, con l’apertura delle frontiere, ha alimentato grosse correnti migratorie verso l’estero che hanno in gran parte riguardato proprio il paese ellenico
The proliferation of boundaries, i.e. their constant fall and re-composition, is one of the most
evident outcomes of globalisation. Setting off from this statement, the author explores the
new nature ...that boundaries are assuming, with a particular reference to contemporary
migratory flows, their «turbulent» aspects and associated processes of transformation and
re-definition of citizenship. La proliferazione dei confini, intesa come una loro scomposizione e ricomposizione,
costituisce uno dei risultati piú immediati dei processi di globalizzazione; partendo da
questa affermazione, l autore riflette sulla nuova natura che i confini stanno assumendo,
in particolare con riferimento ai movimenti migratori contemporanei, al loro aspetto di
«turbolenza» e ai processi di trasformazione e ri-definizione della cittadinanza a questi
connessi.
The periphery of the W Regional Park (Benin, Burkina Faso and Niger) is characterised by ethnic multiplicity, as well as by migratory fluxes that generate changes in the territorial organisation. ...This article aims at showing the modifications determined by these migratory processes, in a context without direct data about migration. The used methodology is based on a field data-base, collected during a pluriennial research, and the analysis are presented through participatory GIS (Geographic Information System).
In particular, we mean to trace the main causes and consequences of migrations at a regional scale, in order to show afterwards at local scale the territorial consequences through the study case of Fiafounfoun village. Knowing such an articulate from the socio-territorial point of view situation puts in evidence the catalysing role of the protected area and its periphery that, through an unstoppable growth, become protagonist of accelerated territorial changes. La periferia del Parco Regionale W (Benin, Burkina Faso e Niger) è caratterizzata da una molteplicità etnica, oltre che da flussi migratori che generano mutazioni nell organizzazione territoriale. L obiettivo dell articolo è di mostrare i cambiamenti determinati da tali processi migratori, in un contesto sprovvisto di dati diretti sulle migrazioni. La metodologia utilizzata si basa su una banca-dati di terreno, raccolti nel corso di una pluriannuale ricerca, e le analisi vengono presentate attraverso carte GIS (Geographic Information System) partecipative.
In particolare, si intende delineare le principali cause e conseguenze delle migrazioni rilevate a livello regionale, per mostrarne in seguito, a livello locale, le conseguenze territoriali mediante il caso di studio del villaggio beninese di Fiafounfoun. La conoscenza di un tale composito quadro sotto il profilo socio-territoriale evidenzia il ruolo catalizzatore esercitato dall are protetta e dalle sue periferie che, mediante una crescita inarrestabile della popolazione, diventano protagoniste di mutazioni territoriali accelerate.