Nel 1755 Orsola Boschetti viene sorpresa a vendere vino senza aver ottenuto una regolare licenza. Il cavaliere prefettizio Zuanne Ramponi raccoglie testimonianze contro di lei e le deposita presso la ...Cancelleria fiscale di Verona, verosimilmente in previsione di un processo. La vicenda diviene il punto di partenza per un’analisi della conflittualità esistente tra l’arte degli osti e i nobili veronesi: i primi, attenti a preservare i diritti di vendita; i secondi intenzionati ad erodere spazi, sia per il rifornimento delle botteghe cittadine che per la vendita al dettaglio.
Le corporazioni di mestiere, in Italia, sono state a lungo considerate come elementi di rallentamento della crescita economica globale della Penisola. Solo recentemente l’analisi di casi specifici ha ...iniziato a rendere conto di una realtà molto più complessa di quanto poteva apparire. Anche il caso veronese si presenta ricco di esempi che vanno in tale direzione: tra questi, quello della corporazione dei formaggiai, caratterizzata da una notevole ricchezza e da una buona capacità negoziale nei confronti sia della Dominante che della Città di Verona. L’analisi puntuale della ricca documentazione archivistica mira a ricostruire le modalità con cui la corporazione si inserisce nella realtà economica veronese tra XVII e XVIII secolo, riuscendo in più occasioni a far valere le proprie posizioni.
•Iodized salt intake is significantly associated with a better iodine status.•Cow's milk confirms its fundamental influence on urinary iodine concentration.•Foreign-origin school-aged children have ...different dietary habits from their Italian counterparts.
An educational program was conducted among school-aged children to improve their knowledge about iodine prophylaxis, their iodine status, and their dietary habits.
At the baseline (T0) and after 6 mo (T1), participants (970 at T0 and 949 at T1) answered questionnaires testing their knowledge about iodine prophylaxis and their eating habits. Urine samples were collected from a randomly selected subgroup of participants (313 at T0 and 312 at T1).
From T0 to T1 there was a significant improvement in respondents' knowledge about iodine prophylaxis (from 44% to 70%), iodized salt consumption (from 78% to 84%), and median urine iodine concentrations (from 70 µg/L to 91 µg/L). Milk and iodized salt intakes were associated with a better iodine status per se, and more so when used simultaneously. Girls drank milk less often than boys did (daily in 52% and 59% of cases, respectively). Children of foreign origin ate sodium-rich food more often than Italians did.
Educational intervention improved the children's knowledge about iodine prophylaxis and use of iodized salt. Consuming salt in addition to milk improves iodine status. Children of foreign origin have different eating habits.