Nell’era della digitalizzazione, tra le tecnologie emergenti, anche il Digital Twin (DT) sta avendo un rapido e costante sviluppo. Il DT, o gemello digitale, è una rappresentazione virtuale di un ...oggetto o di un sistema, collegato a esso per tutto il ciclo di vita. Si tratta di un modello informatizzato altamente complesso, esatta replica del suo corrispettivo fisico. Le possibilità applicative del Digital Twin nella progettazione e nello sviluppo dei prodotti sono in forte aumento grazie anche alla possibilità che offre di giocare vari ruoli dell’intero ciclo di vita del manufatto al quale si riferisce. Le ricerche in questo campo stanno procedendo con l’obiettivo di arrivare a ottimizzare l’interno processo di progettazione (dalla generazione del concept alla selezione dei materiali, dalla verifica del progetto alla produzione, dalla consegna all’uso, arrivando alla gestione del fine vita). Sulla base di queste considerazioni, l’articolo ha l’obiettivo di evidenziare come il DT possa guidare l’innovazione in chiave sostenibile e di economia circolare, supportando aziende, enti e istituzioni a ridurre i costi, a ottimizzare l’uso delle risorse e diminuire l’impronta di carbonio. Tuttavia, nonostante il loro potenziale, i gemelli digitali non sono stati esaminati in modo critico nei paradigmi della sostenibilità e nel loro vantaggio verso la promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
La Planète des singes, roman écrit en 1963, revient sur la théorie de l’évolution et pose la question suivante : que se serait-il passé si les singes avaient évolué en Sapiens, tandis que l’homme ...n’aurait jamais atteint ce stade de l’évolution ? Cette fiction spéculative proposée par Pierre Boulle propose un effet miroir au lecteur contemporain tant les singes qui composent la planète Soror ressemblent aux hommes modernes. De nombreuses études scientifiques ont pu souligner cet effet d’imitation interplanétaire, mais ce n’est peut-être pas là le seul secret du roman. Cet article se propose de revenir sur la crise de l’évolution qui hante cette œuvre, et portera un nouvel éclairage sur l’origine des habitants de Soror, qu’ils soient singes ou hommes. Nous verrons comment Pierre Boulle affranchit les espèces de leurs servitudes phylétiques à travers la conscience réflexive, et nous essaierons de comprendre comment cette approche à la fois évolutionniste et holistique de Pierre Boulle (l’unité parfaite de l’esprit et du biologique) mène le lecteur à la possibilité réelle de rencontrer, un jour, des singes évolués de Soror. Planet of the Apes is a novel written in 1963. Its main theme revolves around the theory of evolution and raises the following question : what would have happened if the apes had evolved into Sapiens, while human beings would have never reached that stage of the evolution ? This speculative fiction written by Pierre Boulle offers a mirror effect to the contemporary readers, as the apes who live on Soror resemble human beings to the point of taking their place. Many scientific articles have emphasized this interplanetary imitation, but this is not the only secret the novel contains. This article will explore the crisis of evolution that haunts this novel, and will shed light on the origin of the inhabitants of Soror, human beings and apes. We will see how Pierre Boulle frees both species from their phyletic servitude through reflexive consciousness, and how his evolutionary and holistic approach (the perfect unity of the mind and the biological being) leads the reader to the actual possibility of, one day, meeting evolved apes from Soror.
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