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  • Joanna Mary Boyce: un pelle...
    Morelli, Michela

    Altre Modernità, 05/2023 29
    Journal Article

    Sin dalla metà del XIX secolo l’Umbria è una terra di scoperte per diverse pittrici preraffaellite provenienti dall’Inghilterra, le quali interpretano pittoricamente l’“incanto” del paesaggio e della cultura locale. Il loro interesse si concentra sui luoghi più remoti della regione caratterizzati da un isolamento spaziale, culturale e sociale che, ai loro occhi, conferiva alle hill towns umbre la fisionomia di comunità antiche perfettamente conservate e vive. È questo il caso delle impressioni ricavate dal soggiorno a Todi nel 1857, dalla pittrice Joanna Mary Boyce, testimoniate da alcune lettere e da un taccuino di schizzi di viaggio fondamentali per la realizzazione di uno dei suoi più fortunati dipinti: The Departure – An Episode of the Child’s Crusade (1857-1861). L’attenzione delle artiste-viaggiatrici (tra le quali si ricordano anche Evelyn Pickering De Morgan e Marie Spartali Stillman) al paesaggio umbro, all’arte e alla storia delle piccole città contribuisce a nutrire la leggenda preraffaellita dell’“enchanted” Umbria. Questo preciso immaginario, profondamente caratterizzante e destinato a riadattarsi ai tempi o a venire ribaltato per reazione nella cultura artistica del Novecento italiano ed europeo, è sintetizzato e discusso anche nel volume A Little Pilgrimage in Italy (1911)di Olave Muriel Potter.