L’articolo tenta di porre con sguardo interrogativo alcune questioni educative che oggi, di fronte a fenomeni e cambiamenti di portata mondiale (le migrazioni, le disuguaglianze nelle risorse, le ...mutazioni climatiche) segnalano la crisi del modello di sviluppo occidentale e il pericolo rispetto alla stessa sopravvivenza sia umana, sia ecologica. I modelli e le categorie pedagogiche consolidate nel mondo occidentale, tra cui l’idea di “bambino attivo” e adulto empatico, si rivelano inefficaci e parziali di fronte a sfide che impongono nuove visioni educative e un ruolo più attivo, trasformativo e responsabile da parte degli adulti. Per approfondire questi temi si sono coinvolti con un questionario più di cento futuri educatori e insegnanti, indagando le loro idee di “bambino migrante” e le necessità connesse all’interno delle classi.
Studi recenti mostrano come il periodo di pandemia da COVID-19 abbia influenzato significativamente lo stile di vita e le prestazioni motorie di soggetti in età pediatrica. Lo studio si pone ...l’obiettivo di analizzare l’impatto del periodo di pandemia da COVID-19 riguardo alle competenze motorie di base in soggetti in età prescolare. I risultati di valutazioni delle competenze motorie di base (FMS) (corsa, salto e lancio) di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, valutate nei tre anni precedenti il periodo di pandemia da COVID-19, sono stati paragonati con i risultati di valutazioni di FMS in un campione di bambini da 3 a 6 anni rilevati a seguito di tale periodo (maggio 2021). Eventuali differenze di competenza motoria in abilità ritenute fondamentali in numerose attività sportive e non sportive (FMS), a seguito di un forzato periodo di inattività in soggetti in età prescolare, potrà permetterci di comprendere, almeno in parte, il reale impatto che il periodo di pandemia da COVID-19 ha avuto, e avrà, nello sviluppo motorio di bambini da 3 a 6 anni di età.
During the 19th Century, more than 2000 children of sub-Saharan origin were redeemed from slavery by missionaries and educated in Europe with the aim of sending them back to Africa as «indigenous ...missionaries». Yet, so far this phenomenon has found no place in historiography and collective memory. Forgotten, perhaps, or removed. The so-called «moretti» were not mere anonymous satellites, orbiting around the European missionaries. Victims of the choices of others, but also protagonists according their own choices, they were real «agents of history». This book is a first attempt to remove them from the peripheries of our narratives and to return them a place and a name. The archives show it clearly: African-Europeans are far from being just recent actors of European history.
Inf@nzia Digi.Tales 3.6 è un progetto che ha avuto l’obiettivo di sviluppare metodologie e tecnologie di apprendimento innovative a supporto delle attività educative curriculari nella scuola ...dell’infanzia e nel primo anno della scuola primaria, come l’esplorazione spontanea o guidata, che sfrutta il ruolo centrale del tatto, della manipolazione e di tutti e cinque i sensi. Il progetto ha affrontato l’apprendimento al di fuori del contesto scolastico: ha stabilito un continuum scuola-famiglia-città, valorizzando il contesto socioculturale e territoriale; ha inoltre coinvolto amministrazioni scolastiche, docenti e famiglie, sviluppando metodologie partecipative, per accrescere il senso di corresponsabilità educativa, e promuovendo azioni per migliorare la qualità dei servizi amministrativi.
Este artigo tem como objetivo examinar a relação entre as representações da infância e as suas influências na moda do século XXI por meio da abordagem das propagandas veiculadas nos periódicos ...direcionados às mulheres, especificamente na revista italiana Vogue Bambini, dos anos 2002 e 2008. Por meio da análise semiótica de anúncios publicitários, percebemos que os papéis sociais da infância nem sempre são condizentes com a moda proposta para as crianças e que, mesmo com o conhecimento das suas necessidades, muitas vezes, o mercado não lhes assegura roupas com requisitos indispensáveis, como conforto e liberdade.
The paper directs an inquiring gaze at contemporary educational issues that reflect the ongoing crisis in the Western model of development and the threat to human and ecological survival posed by ...current world-scale phenomena and changes (such as migration, resource inequalities, and climate change). Pedagogical models and categories that are well-established in the Western world, including the notion of “active child” and empathic adult, are proving inadequate and incomplete in the face of challenges that demand fresh educational perspectives and a more active, transformative, and responsible approach on the part of adults. These themes were explored by inviting over 100 student teachers and educators to complete a questionnaire on their views about “migrant children” and related needs in the classroom.
L’articolo tenta di porre con sguardo interrogativo alcune questioni educative che oggi, di fronte a fenomeni e cambiamenti di portata mondiale (le migrazioni, le disuguaglianze nelle risorse, le mutazioni climatiche) segnalano la crisi del modello di sviluppo occidentale e il pericolo rispetto alla stessa sopravvivenza sia umana, sia ecologica. I modelli e le categorie pedagogiche consolidate nel mondo occidentale, tra cui l’idea di “bambino attivo” e adulto empatico, si rivelano inefficaci e parziali di fronte a sfide che impongono nuove visioni educative e un ruolo più attivo, trasformativo e responsabile da parte degli adulti. Per approfondire questi temi si sono coinvolti con un questionario più di cento futuri educatori e insegnanti, indagando le loro idee di “bambino migrante” e le necessità connesse all’interno delle classi.
O artigo objetiva interrogar algumas questões educativas que hoje, diante de fenômenos e mudanças de amplitude mundial (a imigração, as desigualdades sociais ou as desigualdades na distribuição dos recursos, as mudanças climáticas), sinalizam para a crise do modelo de desenvolvimento ocidental e o perigo referente à própria sobrevivência, seja humana, seja ecológica. Os modelos e as categorias pedagógicas consolidadas no mundo ocidental, dentre os quais a ideia de "criança ativa" e de adulto empático revelam-se ineficazes e parciais diante do desafio imposto por novas visões educativas, e um papel mais ativo, transformador e responsável por parte das pessoas adultas. Para aprofundar estes temas responderam a um questionário mais de cem futuros/as educadores/as e professores/as, indagando suas ideias sobre "criança migrante" e as necessidades inerentes ao interior das turmas.
Il contributo intende focalizzare l’attenzione su alcuni contesti dove sono state rinvenute fibbie di cintura bizantine all’interno di tombe infantili. Lo scopo è quello di verificare se, in ...controtendenza con la teoria che vedrebbe tali manufatti di esclusiva pertinenza militare, sia possibile proporre nuove chiavi di lettura sul loro utilizzo. In particolare, l’associazione con alcuni elementi, quali monete forate e denti di cervo atrofici, appartenenti a cinture poste attorno alla vita dei piccoli defunti, fornisce un ulteriore spunto di riflessione circa la valenza di tale pratica.
Commento all'avviso dell'U.S. Surgeon General che presenta un'analisi indipendente sull'impatto dei social media sui giovani proponendo le azioni che dovrebbero essere intraprese da policymaker, ...aziende tecnologiche, adulti e famiglie, e ricercatori.
In the paper Children’s Books: from ABCs to Pop-ups, I reconstruct the development of published offerings for pre-schoolers, both in Italy and abroad, across the nineteenth and twentieth centuries. ...The rich and varied documentation held at Turin’s school museum allows us to analyse this kind of source at multiple levels: from the graphics (dimensions, colours, and font type) to the messages directed at children and calibrated to their social class; from the blend of realistic and fantastical content to the diverse methods used to present the alphabet and foster both visual and phonic learning; and from the characteristics of illustrations to the relationship between written text and the language of images. It is interesting to observe how, from the early twentieth century onwards, the progressive affirmation of a sentiment of childhood was reflected in the production of books designed to actively engage children in play – one of the most distinctive and spontaneous expressions of the nature of childhood.