Riassunto Il testo descrive gli aspetti salienti dell’attuale congiuntura mondiale. Attraverso una sintetica analisi del processo che ha portato al trionfo del liberismo globalizzato, si mostra come ...a cominciare dal 1990 la guerra alle migrazioni si inscriva in una vera e propria tanatopolitica (il lasciar morire). Infatti, i dominanti designano le migrazioni come il nemico del XXI° secolo perché temono che l’aumento della popolazione mondiale sia incontrollabile e che si sovrapponga ai cambiamenti climatici provocando - secondo loro - destabilizzanti invasioni di migranti nei paesi ricchi. In realtà temono che si imponga la necessità di una redistribuzione egualitaria della ricchezza mondiale che potrebbe permettere la sopravvivenza decente anche di oltre 10 miliardi di umani a condizione anche di eliminare tutte le fonti di distruzione del pianeta e innanzitutto l’estrattivismo di carbone, petroli, gas, uranio e terre rare.
Abstract The text describes the salient aspects of the current world situation. Through a synthetic analysis of the process that led to the triumph of globalized liberalism, it is shown how starting in 1990 the war on migration is inscribed in a real thanatopolitics (letting die). In fact, the dominant people designate migration as the enemy of the 21st century because they fear that the increase in the world population is uncontrollable and that it overlaps with climate change causing - according to them - destabilizing invasions of migrants in rich countries. In reality, they fear that there is a need for an egalitarian redistribution of world wealth that could allow the decent survival of over 10 billion humans also on the condition of eliminating all sources of destruction on the planet and above all gas, uranium and rare earths.
In the course of the last two decades, the number of arrests, imprisonment and detention of aliens and citizens of foreign origin has increased significantly in the West. This volume examines this ...growing trend towards racial criminalization and victimization of migrants in the West, exploring the problem in a polysemous context that concerns immigrants, deviants and the many salient characteristics affecting both emigrating and immigrating societies and relations between the two poles.
A partire da oltre 25 anni di ricerca e sulla base di molteplici osservazioni empiriche, questo testo propone una nuova descrizione e riflessione su come le polizie italiane (nazionali e locali) si ...sono adattate al contesto neoliberista. Fra i diversi aspetti teorici e metodologici, appare importante osservare che tali forze sono sempre caratterizzate dalla coesistenza di pratiche autoritarie e violente e altre pacifiche ("bastone e carota"), quindi dall'oscillazione fra la gestione violenta e la gestione pacifica del disordine. Le polizie rispecchiano ciò che prevale nella società e fra la popolazione e innanzitutto a livello locale, sebbene cerchino sempre di barcamenarsi nei tentativi di mediazione fra gli inputs che ricevono dall'alto del potere politico e dei vertici e dal basso da parte degli attori economici e sociali più influenti a livello locale.
Abstract Il testo analizza la criminalizzazione razzista degli immigrati in Europa e negli Stati Uniti come fenomeno intrinseco della globalizzazione neoliberista a livello locale, nazionale e ...mondiale, in particolare dal 1990 al 2015. Attraverso ricerche degli ultimi 20 anni, l’articolo fa riferimento alla teoria interazionista della costruzione sociale. L’autore mostra come il fenomeno è legato al proibizionismo delle migrazioni e al protezionismo delle nazionalità dominanti e anche alla produzione di inferiorizzazione e neo-schiavitù dei migranti, dei rifugiati e perfino di molti autoctoni. La criminalizzazione razzista degli immigrati ha dunque una “funzione specchio” rivelando la brutale deriva dei dispositivi e delle pratiche di dominio dei dominanti, spesso interiorizzati dai dominati (autoctoni e gli immigrati). Il caso italiano è analizzato come caso rivelatore del governo liberista delle migrazioni contemporanee.
This book is an examination of the effect of contemporary wars (such as the 'War on Terror') on civil life at a global level. Contemporary literature on war is mainly devoted to recent changes in the ...theory and practice of warfare, particular those in which terrorists or insurgents are involved (for example, the 'revolution in military affairs', 'small wars', and so on). On the other hand, today's research on security is focused, among other themes, on the effects of the war on terrorism, and on civil liberties and social control. This volume connects these two fields of research, showing how 'war' and 'security' tend to exchange targets and forms of action as well as personnel (for instance, the spreading use of private contractors in wars and of military experts in the 'struggle for security') in modern society. This shows how, contrary to Clausewitz's belief war should be conceived of as a "continuation of politics by other means", the opposite statement is also true: that politics, insofar as it concerns security, can be defined as the 'continuation of war by other means'. This book will be of much interest to students of critical security studies, war and conflict studies, terrorism studies, sociology and IR in general. Salvatore Palidda is Professor of Sociology in the Faculty of Education at the University of Genoa. Alessandro Dal Lago is Professor of Sociology of Culture and Communication at the University of Genoa. Introduction Alessandro Dal Lago and Salvatore Palidda Part 1: The Constituent Role of Armed Conflicts 1. Fields Without Honour: Contemporary War as Global Enforcement Alessandro Dal Lago 2. The Barbarization of the Peace: The Neo-Conservative Transformation of War and Perspectives Alain Joxe 3. Norm/Exception: Exceptionalism and Governmental Prospects Roberto Ciccarelli 4. Reversing Clausewitz? War and politics in French Philosophy: Michel Foucault, Deleuze-Guattari and Raymond Aron Massimiliano Guareschi 5. Global War and Technoscience Luca Guzzetti Part 2: Securisation 6. September 14, 2001: The Regression to the Habitus Didier Bigo 7. Revolution in Police Affairs Salvatore Palidda 8. Surveillance: From Resistance to Support Eric Heilmann 9. Enemies, Not Criminals: The Law and Courts Against Global Terrorism Gabriella Petti Part 3: The Reshaping of Global Society 10. Media at War Marcello Maneri 11. Global Bureaucracy: Irresponsible But Not Indifferent Mariella Pandolfi and Laurence Mcfall 12. The Space of Camps: Towards a Genealogy of Places of Internment in the Present Federico Rahola
Les brutalités et les tortures perpétrées par les forces de police lors du G8 de Gênes s’inscrivent dans une dérive autoritaire de la démocratie en Italie. Depuis 2001, les crimes et délits divers, ...voire les homicides commis par des agents de police, notamment dans les prisons, se sont répétés à un rythme sans précédent au cours des deux décennies antérieures (1980-2000). Comme le montre cet article, cela résulte de la garantie d’impunité que les pouvoirs publics, les droites et l’ex-gauche ont toujours assurée à ces agents. Entretemps, les gouvernements italiens, des droites et de l’ex-gauche, n’ont cessé d’accorder de nouveaux privilèges et ressources financières au lobby militaro-policier italien. À cela s’est ajoutée la mise en œuvre d’une gestion des migrations selon la logique du « faire mourir et laisser mourir », reléguant les sans-papiers, mais aussi nombre de titulaires de permis de séjour et certains Italiens parmi les moins fortunés, à des emplois précaires ou au travail au noir dans les économies souterraines.
Da oltre due decenni si assiste a una continua riproduzione di violenze razziste e persino assassinii da parte di agenti delle polizie1. Non è casuale che questi fatti siano particolarmente frequenti ...negli Stati Uniti ma anche nelle banlieues francesi, in Inghilterra e sebbene con meno frequenza anche in Italia, Spagna, Belgio e laddove la presenza di neri, ispanici, nordafricani e immigrati di diverse origini si configura come oggetto di violenza del dominio liberista neocoloniale. Questa escalation delle violenze poliziesche è la conseguenza di un processo di militarizzazione della polizia statunitense che comincia come reazione ai movimenti per i diritti civili, poi, ancora di più nella strategia di counterinsurgency sviluppata negli anni 60 e 70 per neutralizzare il Black Power movement e continua con la Revolution in Military Affairs (RMA) lanciata nel periodo di Reagan2. Questa “rivoluzione” è la traduzione di quella liberista che ha instaurato la conversione militare del poliziesco e quella poliziesca del militare, il continuum fra le guerre permanenti su scala mondiale e la guerra sicuritaria all’interno di ogni paese. Da allora c’è stata una gigantesca recrudescenza dell’azione repressiva delle polizie con modalità da guerra contro immigrati, marginali, manifestanti e in generale oppositori al trionfo liberista (da Seattle al G8 di Genova e poi ancora sino alle mobilitazioni contro i summit del G7 o G20 così come contro le grandi opere vedi in Italia casi TAV, TAP ecc.). 1 Sulla storia di oltre 400 anni di razzismo e schiavizzazione vedi qui l’intervista di Noam Chomsky : https://ilmanifesto.it/noam-chomsky-lamerica-fondata-sulla-schiavitu-i-neri-repressi-da-400-anni/. Fra altri vedi anche “No justice no peace. George Floyd e la rivolta sociale: gli Stati Uniti al Redde Rationem?” di Elisabetta Grande: http://temi.repubblica.it/micromega-online/no-justice-no-peace-george-floyd-e-la-rivolta-sociale-gli-stati-uniti-al-redde-rationem/ 2 Vedi Conflict, Security and the Reshaping of Society: The Civilisation of War, London: Routledge, 2010, scaricabile gratis qui: http://www.oapen.org/search?identifier=391032; ivi in particolare capitol di Alain Joxe
Abstract Il testo analizza la criminalizzazione razzista degli immigrati in Europa e negli Stati Uniti come fenomeno intrinseco della globalizzazione neoliberista a livello locale, nazionale e ...mondiale, in particolare dal 1990 al 2015. Attraverso ricerche degli ultimi 20 anni, l’articolo fa riferimento alla teoria interazionista della costruzione sociale. L’autore mostra come il fenomeno è legato al proibizionismo delle migrazioni e al protezionismo delle nazionalità dominanti e anche alla produzione di inferiorizzazione e neo-schiavitù dei migranti, dei rifugiati e perfino di molti autoctoni. La criminalizzazione razzista degli immigrati ha dunque una “funzione specchio” rivelando la brutale deriva dei dispositivi e delle pratiche di dominio dei dominanti, spesso interiorizzati dai dominati (autoctoni e gli immigrati). Il caso italiano è analizzato come caso rivelatore del governo liberista delle migrazioni contemporanee.
Abstract The text analyze the racial criminalization of immigrants in Europe and in the United States as phenomenon intrinsic to the frame of neo-liberalism globalization at local, national and worldwide level, in particular from 1990 to 2015. Through researches of the last 20 years, the article refers on the theory of interactionist social construction. The author show how the phenomenon is linked to prohibitionism of migrations and protectionism of dominant nationalities and also to produce inferiorization and neo-slavery of migrants, refugees and also of many autochthonous. The racist criminalization of immigrants has therefore a “mirror function” revealing the brutal drift of devices and practices of dominion often internalized by the dominants as well as by the dominated (autochthonous and migrants). The Italian case study is analysed as emblematic.