Il saggio analizza la presenza delle sepolture femminili nella basilica di Sant’Antonio a Padova, nel corso del XIV secolo, in parte pervenute e in parte documentate nelle fonti. Durante il Trecento ...infatti, le tombe femminili sono in numero nettamente superiore, circa venti, rispetto a quelle dei secoli successivi e appartengono a famiglie di rango elevato. La numerosità di tali sepolture è da mettere in relazione alla signoria dei Carraresi, che resero la città, nel Trecento, un centro, nell’ambito dell’Italia padana, di importanza politica e altissimo profilo culturale.
L’articolo tratta di elegie ed epigrammi scelti composti da Klemens Janicki, i quali contengono descrizioni di Padova, dell’Italia e di persone legate alla città di Antenore e a Venezia: Lazzaro ...Bonamico, Giovanni Battista Da Monte, Francesco Cassano, Pietro Bembo, Ludovico Dolce, Daniele Barbaro. L’Autrice sostiene che Janicki sia riuscito a creare un’immagine dell’Italia ed in particolare di Padova, una seconda patria, dove il poeta potè svilupparsi, studiare ed essere curato. Le poesie legate all’Italia e Padova contribuiscono inoltre ad arricchire la biografia letteraria di Janicki, un cittadino del mondo, un poeta laurato, uno studente allegro, un paziente felice, un amico e un collega delle persone legate alla Repubblica di Venezia nella prima metà del XVI secolo.
L’importanza del triplice viaggio di Jan Kochanowski a Padova è un tema che è stato più volte affrontato nella letteratura scientifica. I risultati di queste ricerche godono soprattutto ...dell’interesse di quegli studiosi che si concentrano sull’analisi dei materiali documentari e sulla ricostruzione dell’atmosfera dominante nella città chiamata spesso la rocca di Antenore. Essa conobbe nel XVI secolo il suo massimo splendore, fatto sul quale influì la politica della Repubblica di Venezia, nell’ambito della quale si cercò tra l’altro di fare di questo centro universitario e allo stesso tempo cittadino una riconoscibile meta di viaggi educativi per i giovani provenienti da tutta Europa. Per questi ultimi il contatto con un ambiente dalle alte aspirazioni intellettuali e artistiche era spesso l’inizio di una brillante carriera, sviluppata dopo il ritorno in patria. Il ricordo delle esperienze vissute durante i soggiorni a Padova ha svolto un ruolo di primo piano anche nella formazione dell’ispirazione poetica di Jan Kochanowski, ciò di cui testimoniano molti suoi testi, come ad esempio Satyr albo dziki mąż, Odprawa Posłów greckich, e il ciclo degli epigrammi. In quest’ultimo un luogo particolare è quello del tiglio attorno al quale Kochanowski organizza lo spazio del mondo reale e poetico. L’Autore dell’articolo ricerca tra l’altro le fonti italiane di questo motivo e si sofferma su altre possibili ispirazioni, che attendono analisi più approfondite in ulteriori ricerche, aldilà delle riflessioni sull’italianismo del maestro di Czarnolas.
Vittorio Benussi (1878–1927) is known for numerous studies on optical illusions, visual and haptic perception, spatial and time perception. In Padova, he had a brilliant student who carefully worked ...on the topic of how people estimate numerosity, Silvia De Marchi (1897–1936). Her writings have never been translated into English before. Here we comment on her work and life, characterized also by the challenges faced by women in academia. The studies on perception of numerosity from her thesis were published as an article in 1929. We provide a translation from Italian, a redrawing of its 23 illustrations and of the graphs. It shows an original experimental approach and an anticipation of what later became known as magnitude estimation.
It is currently unclear if the three manometric patterns of esophageal achalasia represent distinct entities or part of a disease continuum. The study’s aims were: a) to test the hypothesis that the ...three patterns represent different stages in the evolution of achalasia; b) to investigate whether manometric patterns change after Laparoscopic-Heller-Dor (LHD).
We assessed the patients diagnosed with achalasia who underwent LHD as their first treatment from 1992 to 2016. Their symptoms were scored using a detailed questionnaire for dysphagia, food-regurgitation, and chest pain. Barium-swallow, endoscopy, and esophageal-manometry were performed before and 6 months after surgery.
The study population consisted of 511 patients (M:F=283:228). Patients’ demographic and clinical data showed that those with pattern III had a shorter history of symptoms, a higher incidence of chest pain, and a less dilated gullet (p<0.001). All patients with a sigmoid-shaped mega-esophagus had pattern I achalasia. One patient with a diagnosis of pattern III achalasia developed pattern II at a follow-up manometry before surgery.
At a median follow-up of 30 months (IQR 12–56), the outcome of surgery was positive in 479 patients (91.7%).
All patients with pattern I preoperatively had the same pattern after LHD, whereas more than 50% of patients with pattern III before treatment showed pattern I or II after surgery.
This study supports the hypothesis/theory that the different manometric patterns represent different stages in the evolution of the disease—where pattern III is the earliest stage, pattern II an intermediate stage, and pattern I the final stage.
Il riferimento alle radici culturali della capacità d’attrazione dello Studio di Padova presuppone ripercorrerne la plurisecolare storia. La reputazione internazionale dello Studio si basava anche ...sull’invenzione di una tradizione imperiale nella fondazione, sull’idea di una continuità fra il mito di Atene e Padova, sull’atmosfera di libertà e tolleranza per gli studenti stranieri a Padova nel secondo Cinquecento. L’esplorazione archivistica del fondo Riformatori dello Studio riletta attraverso la letteratura critica elaborata dal Centro per lo studio della storia dell’Università di Padova ha consentito di cogliere, e precisare, la complessità di queste radici. Non si trattava di espedienti retorici ma di forme culturali che accrescevano il prestigio del ceto dei dottori leggenti e la legittimazione culturale dell’Università e che trovavano riscontro nelle politiche culturali della Repubblica di Venezia. L’esempio degli illustri studenti, come il polacco Jan Zamoyski, e la tradizione regale francese e imperiale contribuiscono a spiegare un’innovazione istituzionale, come la creazione di speciali collegi per la concessione per i gradi accademici per autorità della Repubblica, estesa pure agli studenti poveri, ebrei, greci e non cattolici.
Nel 1803–1804 Waleria Tarnowska, nata Stroynowska, e suo marito Jan Feliks Tarnowski, viaggiarono attraverso l’Italia. Lo scopo del viaggio era quello di acquistare opere d’arte, che sarebbero dovute ...diventare la base per la creazione di una collezione nella loro dimora familiare di Dzików. Durante il viaggio, la coppia visitò le più importanti città, incontrando gli scienziati più in vista e artisti. Visitarono inoltre due volte Padova, con i suoi importanti monumenti. Tuttavia, fu la famosa università a impressionarli maggiormente. Parlarono con i professori del tempo e visitarono l’orto botanico dell’università. Durante il soggiorno, durante il quale acquistarono numerosi dipinti e sculture, Waleria Tarnowska tenne un giornale, conservato sino ad oggi, il quale testimonia delle sue impressioni ed emozioni.
The other futurism Bohn, Willard
The other futurism,
c2004, 20040224, 2004, 2000, 2004-01-01
eBook
The Other Futurismlooks at particular examples of literature, visual arts, and the performing arts and, using a series of rare documents, sheds new light on the complex cultural and political issues ...at the heart of this neglected chapter in Italy's history.
