La disponibilità dei funzionari dei Musei Reali di Torino ha consentito di raccogliere un’ampia documentazione relativa al rapporto di Giovanni Spano, fondatore dell’archeologia in Sardegna, con i ...fratelli Promis a Torino: si presenta in questa sede una lettera inedita del 27 luglio 1868 con un fac-simile della celebre iscrizione incisa su tre lati su un cippo terminale nel territorio di Cornus in età repubblicana (quasi un terminus trifinius). Sono molte le ragioni che portano ad escludere la lettura di Theodor Mommsen che pensava ad una praefectura Nymphaei Portus, il che presupporrebbe l’avvenuta fondazione della colonia di Turris Libisonis. È possibile dimostrare che la costruzione della strada costiera occidentale a Nord di Cornus ha coinciso con le operazioni di adsignatio finium a immigrati dalla Magna Grecia forse secondo un originale progetto di Gaio Gracco. L’impianto del catasto nella provincia sembra legato alle operazioni militari di M. Cecilio Metello e alle indagini naturalistiche svolte da Lucilio in Sardegna, che riguardarono la Barbaria.
Questo lavoro si ispira alla prospettiva dell’educazione matematica informale, nella quale l’attività matematica è libera dai vincoli imposti dalle tradizioni curricolari, dai libri di testo e dalle ...prove di valutazione. In tale prospettiva, è stato progettato un percorso didattico che integra delle attività di insegnamento-apprendimento della matematica in aula e una visita-laboratorio al museo di Palazzo Madama a Torino. Il percorso è centrato sul tema delle circonferenze e spirali. Nell’articolo vengono discusse le scelte progettuali alla luce del quadro teorico delineato e vengono presentati i risultati di una sperimentazione svolta attraverso la metodologia del teaching experiment in due classi prime di scuola secondaria di primo grado, con particolare attenzione al ruolo dell’insegnante, all’integrazione tra le attività di visita-laboratorio al museo e il curriculum della classe e alla valutazione attuata nel percorso.
La conversazione si incentra sul ruolo delle istituzioni culturali in questa fase di profonda trasformazione tecnologica e sociale, una trasformazione che la pandemia ha catalizzato sia nei termini ...di uno sviluppo di soluzioni sempre più innovative sia, soprattutto, nel senso di un'utilizzazione sempre più massiva dei servizi digitali, con tutte le conseguenze che ne derivano sul piano dell'identificazione delle caratteristiche della propria utenza.
The cultural heritage is also enviromental heritage, natural and historical. It is important for knowledge, fruition, management, valorization, development and edycation. The richness of the Italian ...heritage is vulnerable for the lack of knowledge, for the human carelessness, for the dishonesty and the greed of politicians. Approaches and strategies for the restoration of architecture, from the ancient to the modern and contemporary, for environmental sustainability, are important. It takes to recognize and stands out the importance of the cultural heritage (cultural memories and social practices) for the economy and the resilience.
The work of Gaetano Marini (1742–1815) is still largely unknown in the historiography of the last decades of the eighteenth century. He was, however, a first-rate epigraphist, palaeographer, ...archivist and curator: not only for the quality of his research, but also for his place at the Vatican, at the heart of the museum developments and the vicissitudes of the Napoleonian confiscations. In this article, the case of Christian monograms allows us to add a new aspect to his contribution to the knowledge to the imagery of Late Antiquity. Although they were unpublished, the four volumes of his Inscriptiones christianae latinæ et graecæ aevi milliarii see through the prism of epigraphy the nuances of a typological method whose innovations should be appreciated vis à vis a then emerging field of studies.
Museums and exhibition centres acquire, conserve, communicate and exhibit the tangible and intangible heritage of humanity and its environment, in order to tangible and intangible heritage of ...humanity and its environment, with the fundamental purpose of promoting and stimulating study, education and to promote and stimulate study, ed-ucation and contemplation. The museographic practice seeks to integrate these concepts by defining the character and meaning of the of the exhibition through a mise-en-scène that is supported by a specific narrative, defined by objects, documents and texts, giving rise to the construction of a route within the exhibition space within the exhibition space. Research and documentation are essential and determining aspects in the and determinant aspects in the conception, programming, design and installation of exhibitions –and / or permanent exhibitions, enabling the participation of museographers, museologists, graph-ic designers, illuminators, architects and architects, graphic designers, lighting designers, architects, scenographers, writers, historians, archivists, archaeologists and curators, ar-chivists, archaeologists and curators, among other professional figures. It is important to explore the specific issues that emerge from the interaction of the different elements that intervene in the processes the different elements that intervene in the processes of design and realisation of an exhibition, from the management and preservation of works and objects, to the consideration of the more scenographic aspect of museum creation.The more scenographic aspect of museum creation: lighting and sound, the immersive experience, UX technology, UX technology immersive experience, UX technology, among other themes related to the importance of accessibility, visual identity, the accessibility, visual identity, typographic composition in terms of legibility and the integration of dig-italisation processes. It also seeks to analyse issues related to the container-content link, the contemplative action and interaction, the dynamics of understanding and significance of objects, considering mainly aspects related to heritage, the aspects related to heritage, memory, education, history and identity, history and identity.
Los Museos y centros expositivos adquieren, conservan, comunican y exponen el patrimonio tangible e intangible de la humanidad y su ambiente, con el propósito fundamental de promover y estimular el estudio, la educación y la contemplación. La práctica museográfica busca integrar estos conceptos definiendo el carácter y el sentido de la exposición a través de una puesta en escena que se apoya en una narrativa específica, definida por objetos, documentos y textos, dando lugar a la construcción de un recorrido dentro del espacio expositivo. La investigación y la documentación son aspectos esenciales y determinantes en la concepción, programación, diseño y montaje de exposiciones –temporales y/o permanentes– habilitando la participación de museógrafos, museólogos, diseñadores gráficos, iluminadores, arquitectos, escenógrafos, escritores, historiadores, archivistas, arqueólogos y curadores, entre otras figuras profesionales. Resulta sustancial adentrarse en las problemáticas específicas que emergen de la interacción de los distintos elementos que intervienen en los procesos de diseño y realización de una exposición, desde la gestión y preservación de las obras y los objetos, hasta la con-sideración del aspecto más escenográfico de la creación museográfica: la iluminación y el sonido, la experiencia inmersiva, la tecnología UX, entre otras temáticas relacionadas con la importancia de la accesibilidad, la identidad visual, la composición tipográfica en función de la legibilidad y la integración de procesos de digitalización. Asimismo, se busca analizar cuestiones relacionadas con el aporte de valor, el vínculo contenedor-contenido, la acción contemplativa y la interacción, la dinámica de comprensión y significación de los objetos, considerando fundamentalmente los aspectos relacionados con el patrimonio, la memoria, la educación, la historia y la identidad.
I musei e i centri espositivi acquisiscono, conservano, comunicano ed espongo-no il patrimonio materiale e immateriale dell'umanità e del suo ambiente, con lo scopo fondamentale di promuovere e stimolare lo studio, l'educazione e la contemplazione. La pratica museografica cerca di integrare questi concetti definendo il carattere e il significato dell'esposizione attraverso il della mostra attraverso una messa in scena sostenuta da una narrazione specifica, definita da oggetti, documenti e testi, che porta alla costruzione di un viaggio all'interno dello spazio espositivo. La ricerca e la documentazione sono aspetti essenziali e determinanti nel processo di e determinanti nell'ideazione, programmazio-ne, progettazione e allestimento di mostre –temporanee e/o permanenti– consentendo la
partecipazione di museografi, museologi, grafici, lighting designer, architetti, scenogra-fi, scrittori, storici, archivisti, archeologi e curatori, archivisti, archeologi e curatori, oltre ad altre figure professionali. È importante esplorare i problemi specifici che emergono dall'interazione dei diversi elementi che intervengono nei processi i diversi elementi che intervengono nei processi di progettazione e realizzazione di un'esposizione, dal la gestio-ne e la conservazione di opere e oggetti, alla considerazione dell'aspetto più scenografico della creazione museale.L'aspetto più scenografico della creazione museale: l'illuminazione e il suono, l'esperienza immersiva, la tecnologia UX, la tecnologia UX esperienza immersiva, tecnologia UX, oltre ad altri argomenti legati all'importanza dell'accessibilità, dell'identità visiva, della accessi-bilità, identità visiva, composizione tipografica in termini di leggibilità e integrazione dei processi di digitalizzazione. Cerca inoltre di analizzare le questioni relative a il legame con-tenitore-contenuto, l'azione contemplativa e l'interazione, le dinamiche di comprensione e di significato degli oggetti, considerando soprattutto gli aspetti legati al patrimonio, il aspetti legati al patrimonio, alla memoria, all'educazione, alla storia e all'identità.
The two museum annexes by Swiss architecture firm Christ & Gantenbein, both opened in 2016, provide the opportunity to reflect on the very notion of extension. We are not describing the mere ...incremental logic of adding new spaces to an existing building, rather of accommodating the multifarious forms of expression of contemporary art. Despite their different aspect, program and dimension, both buildings interpret these changes in their architectural structure and the quality of the exhibition spaces. To clarify these similarities, this essay draws from contributions from analytic aesthetics exploring the statute of art and its performativity in relation to the visitor.
During the second half of the 19th Century, teratological bodies have been a privileged matter of concern in the public spaces and scientific laboratories. On one side, freak shows reached their ...greatest success of audience; on the other, teratology, the science which studies freaks, become one the reference science for other medical disciplines. The aim of this article is giving a picture of the biunivous exchange of relics between scientific institutions and freaks exhibitions in local fairs, which could be also considered, in an evolutionist view, an exchange of knowledge. During the 19th Century, a monstrous body, looked by the perspective of the theory of the adult development and the theory of embryonic recapitulation, was used to keep together the ethnological cause and the biological one, naturalizing the classification of human races.