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  • Genetic diversity of Sardin...
    Sechi, T. (Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna, Olmedo, Sassari (Italy)); Usai, M.G. (Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna, Olmedo, Sassari (Italy)); Casu, S. (Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna, Olmedo, Sassari (Italy)); Carta, A. (Istituto Zootecnico e Caseario per la Sardegna, Olmedo, Sassari (Italy))

    Italian journal of animal science, 01/2005, Letnik: 4, Številka: sup2
    Journal Article

    331 goats, from 35 flocks of different areas of Sardinia, were analyzed by 17 microsatellites. The flocks were assigned to three groups: Maltese (M), crossbred population (C) and local Sardinian type (S), on the basis of the overall phenotypic profiles and the breeding strategies of flocks. Parameters obtained from statistic analysis (heterozigosity, private alleles, standard genetic distance and Reynolds distance, Gst) showed a reduced genetic variation of group M compared to the other groups as well as the occurrence of a group of flocks whose individuals are assimilable to local Sardinian type. The crossbred population exhibited a high variability and significant distances from the other groups. The results allowed to identify a group of flocks to start a program of safeguard of the autochthonous genetic type. However, it is still to be assessed which role the crossbred populations should assume in a strategy of preservation of the total genetic variability. Sono stati analizzati 331 caprini, provenienti da 35 allevamenti di diverse aree della Sardegna, con 17 microsatelliti. Gli allevamenti sono stati suddivisi in tre gruppi, Maltese (M), meticcio (C) e tipo Sardo autoctono (S), sulla base dei profili fenotipici degli animali e delle informazioni fornite dall´allevatore riguardo l´origine dei riproduttori utilizzati. Le statistiche calcolate (eterozigosità, alleli privati, distanza genetica standard e di Reynolds, Gst) hanno messo in evidenza una ridotta variabilità genetica del gruppo M rispetto agli altri due, nonché la presenza di un gruppo di allevamenti i cui individui sono assimilabili al tipo Sardo autoctono. Il gruppo meticcio ha mostrato un´elevata variabilità e distanze significative con gli altri 2 gruppi. I risultati hanno consentito di identificare il nucleo di allevamenti da cui partire per la conservazione del tipo genetico autoctono. Resta ancora da definire il ruolo del gruppo meticcio nel preservare la variabilità genetica complessiva