Provider: - Institution: - Data provided by Europeana Collections- Die Schwingungen der Saiten von Musikinstrumenten sind viel komplizierter, als man es sich gemeinhin vorstellt (worin sicher auch ...die Schwierigkeiten für Musiker begründet sind, auf Saiteninstrumenten gut zu spielen). Eine Vielzahl von Oberschwingungen unterschiedlicher Amplitude kann überlagert sein. Die Bewegung einzelner Teilstücke der Saiten ist entsprechend unübersichtlich. In diesem Experiment werden zeitliche Schwingungsverläufe an einer herausgegriffenen Stelle einer Violinsaite optisch sichtbar gemacht. Eine Violinsaite ist horizontal auf einer optischen Bank aufgespannt. Sie kann entweder direkt durch Zupfen oder durch Streichen mit einem Bogen zu Schwingungen angeregt werden. Ein mit Hilfe eines Spaltes ausgeblendeter "Punkt" der Saite wird mit einer Linse an der Hörsaalwand abgebildet. Die Saite wird angezupft, der Ton ist zu hören. An der Projektionswand erscheint zunächst das Bild des Spaltes mit dem schwingenden Punkt der Saite. Bei Rotation der Linsenscheibe sieht man die Zeitabhängigkeit der Schwingung. Es zeigen sich recht verwickelte Schwingungsbilder. Ähnliche Bilder erhält man dann auch für die gestrichene Saite.- Vibrations of the strings of musical instruments are far more complicated than is commonly assumed. On such a string, a large number of higher harmonics of different amplitudes are usually superimposed (which may explain the difficulties for musicians to play a string instrument well). This complexity is also observable in the motion of sections of the string, as will be shown in this experiment. A violin string is stretched perpendicularly across an optical bench, and can be excited either by plucking, or by striking it with a bow. An arbitrary spot of the string is illuminated through a vertical slit, and is projected on the wall of the lecture hall. The string is plucked, as can be heard. The slit with the vibrating section of the string is shown on the projection screen. As the disk with the lenses is rotated, the time-dependent motion of the section is displayed. It is by no means a simple sinusoidal oscillation. Rather, the pictures show amazingly complicated patterns. Similar patterns are also obtained with a stroked string.- All metadata published by Europeana are available free of restriction under the Creative Commons CC0 1.0 Universal Public Domain Dedication. However, Europeana requests that you actively acknowledge and give attribution to all metadata sources including Europeana
Musikvideos sind aus der heutigen Medienlandschaft nicht mehr wegzudenken. Immer wieder gehen entscheidende Impulse von diesem Medium aus. Der exponierten Rolle dieses Genres entspricht seine ...wachsende Prominenz als Gegenstand der Medienwissenschaft. Seine Etablierung liefert den Hintergrund für diese Publikation, mit der eine materialreiche Studie zum Musikvideo mit all seinen verschiedenen Facetten vorgelegt wird. Die zwölf Kapitel dieses Bandes führen - u.a. anhand einer Vor- und Frühgeschichte - nicht nur in das Genre des Musikvideos ein, sondern gehen auch den dort häufig gestifteten Bezügen zur Zeitpolitik sowie zu Vorbildern und anderen Gattungen - Kino, Fernsehkultur, Computerspiele, Kunst etc. - nach.Aufgrund der Breite des gewählten Zuschnitts eignet sich das nun in 3., aktualisierter Auflage vorliegende Standardwerk zur Einarbeitung ins Thema, wegen seines Detailreichtums und seiner Aktualität wendet es sich aber auch an Kenner des Genres.
Nel mondo occidentale, saper scrivere signífica il massimo della competenza. Perfino nella percezione popolare il ruolo che in musica spetta alla scrittura è percepito come una sfida. Nel marzo 2010, ...in una trasmissione televisiva equivalente a “Scommettiamo che”, un anchorman tedesco ha chiesto ad Anna Netrebko, sua ospite, se nella carriera di una cantante sia necessario saper leggere perfettamente la musica. “No”, è stata la risposta, istantanea, “basta avere bella voce e buona memoria”. Accostatasi poi al pianoforte per intonare un Lied di Rimskij-Korsakov, mentre l’accompagnatrice apriva lo spartito, la Netrebko aggiungeva scherzosamente: il pianista sì che deve saper leggere la musica! Per l’esperto, questa maliziosa risposta a doppio senso richiama l’antica distinzione erudita tra sapere pratico e teorico, rappresentati rispettivamente dalla voce umana, di cui ciascuno dispone in natura, e da uno strumento tecnico tradizionalmente adibito alla teoria, erede del monocordo antico, sulla cui tastiera le divisioni della corda erano indicate con lettere alfabetiche: lettere che sono le primissime testimonianze di una scrittura musicale.
Un quinto del XXI secolo è già alle nostre spalle e l’insieme delle musiche d’arte composte dal 2001 ad oggi è a dir poco imponente. Le domande che si può porre uno storico della musica dinanzi ...all’attuale scenario sono molteplici. In che modo le musiche d’arte d’inizio Duemila si distinguono – se davvero si distinguono -- da quelle del tardo Novecento? Si deve parlare di un Novecento di longue durée oppure emergono fattori di discontinuità? E l’eventuale discontinuità tra XX e XXI secolo è in qualche modo paragonabile alle maggiori svolte storico-musicali registrate, per esempio, a cavaliere tra Cinque e Seicento oppure tra Otto e Novecento? E ancora: come interagisce il corpus odierno di Western Art Music con le musiche ‘altre’? E in che rapporto esso si pone con le varie arti contemporanee, dalla letteratura alle arti visive, dal cinema all’architettura? Qual è l’impatto sulla creatività musicale delle nuove tecnologie, di Internet, dei new media, dell’intelligenza artificiale? Come si ridefiniscono i rapporti tra committenti, editori, compositori, interpreti, critici, fruitori? Come si può promuovere la musica dal vivo durante un’emergenza sanitaria? Alcune indicazioni e numerosi spunti di riflessione emergono nei saggi del presente volume che raccoglie gli atti di un incontro di studi promosso dall’Università di Napoli “Federico II” e svoltosi in streaming il 13 aprile 2021. Vi contribuiscono Marco Bizzarini (Oltre il postmoderno), Gianluigi Mattietti (Realtà virtuali e aumentate), Mauro Montalbetti (Teatro musicale, cronaca e politica in Haye: le parole la notte), Lisa La Pietra (La pluridimensionalità della voce nel XXI secolo), Tommaso Rossi (Organizzare la musica durante la pandemia), Simona Frasca (La canzone napoletana fra vecchie tecnologie e pratiche contemporanee). È prevista la pubblicazione di un secondo volume che offrirà ulteriori approfondimenti.