ABSTRACT IN ITALIAN: L'articolo presenta il punto di vista della diplomazia britannica sul problema della definizione del confine italo-jugoslavo, in particolare i retroscena della visita di Tito a ...Roma nel marzo 1971, e contemporaneamente il contesto internazionale caratterizzato dalle preoccupazioni della Jugoslavia nel periodo dopo l'invasione sovietica della Cecoslovacchia del 1968. L'analisi mostra i tentativi di Londra di aiutare la Jugoslavia a mantenere la propria indipendenza da Mosca e i punti di convergenza tra Tito e la Gran Bretagna. // ABSTRACT IN ENGLISH: The article provides the viewpoint of the British diplomacy on the problem of the definition of the border between Italy and Yugoslavia. Special emphasis is given to the backgrounds of Tito's visit to Rome in March 1971 and the contemporary international context characterized by the concerns of Yugoslavia in the period after the Warsaw Pact invasion of Czechoslovakia in 1968. The analysis represents the attempts of London to help Yugoslavia to maintain its independence from Moscow and the points of convergence between Tito and Great Britain.
ABSTRACT IN ENGLISH: In this conceptual essay, the authors argue that the present approach taken in crafting economic, educational, and employment policies and structures imagines people as inanimate ...objects for policy makers and industry titans to leverage for their own interests. When the population is not immediately willing or able to accommodate the production and profit-making desires of the leaders, it is framed as a shortcoming in individuals and their communities rather than as a mismatch with the implicit assumptions of those promulgating such expectations. The authors develop an argument that if the policy makers and industry leaders truly believe in market solutions, then they should respect the vocational aspirations of the people and provide support for education and entrepreneurial skills to be developed in individuals to use as they wish. This recasting of a so-called 'market' approach places the workers at the centre, believing that much stronger and sustainable economic returns would be realised whilst developing strong social capital in the process. // ABSTRACT IN ITALIAN: In questo trattato concettuale noi, autori, difendiamo la posizione che l'approccio attuale alla formazione di politiche economiche e d'istruzione e politiche dell'occupazione vede gli individui come oggetti senz'anima, gestiti da chi ha potere decisionale e dai titani dell'industria secondo i propri desideri e interessi. Quando la popolazione non è pronta a soddisfare immediatamente i desideri produttivi o desideri, legati al profitto dei leader, questo è inteso come difetto degli individui e delle loro comunità e non come conseguenza di discrepanze di premesse implicite di coloro che diffondono tali aspettative. Per gli autori chi ha potere decisionale nella politica e i rappresentanti dell'industria, se in realtà hanno fiducia nei meccanismi del mercato, dovrebbero rispettare le aspirazioni di carriera degli individui e garantire il supporto alla strada d'istruzione da loro desiderata e allo sviluppo delle competenze imprenditoriali desiderate. La modifica di quello, che viene comunemente chiamato approccio "di mercato", pone al centro i lavoratori, poiché si basa sulla convinzione che con ciò saranno conseguiti effetti economici più duraturi e molto più forti, nonché uno sviluppo più forte del capitale sociale.
ABSTRACT IN ENGLISH: The traditional view of higher education inherently assumes that students will become critical and deliberative citizens, capable of understanding and participating in society. ...There is an abundance of normative considerations regarding the role of higher education in democracy and in the creation of good citizens; however, empirical scrutiny of the curriculums for citizenship education in higher education is sporadic and limited. This article attempts to fill this gap by analysing higher education curriculums in terms of content, focusing on formal, rather than non-formal or informal, curriculums. Although this approach omits certain affective-behavioural and cognitive dimensions that are at least equally important as the formal curriculum, it does reveal (a) the scope and (b) the depths of citizenship content in the higher education curriculum. By applying the framework developed by the International Association for the Evaluation of Educational Achievement for the analysis of citizenship education, we analysed the entire set of undergraduate study programmes of the University of Ljubljana (Bologna first cycle). The analysis of 140 selected study programmes reveals (a) that disciplinary is a strong predictor for the extent of coverage of citizenship content and (b) that the covered content is imbalanced in favour of civic society and systems, demonstrating a disregard for civic principles, civic participation and civic identities. // ABSTRACT IN ITALIAN: Il concetto tradizionale dell'educazione civica include la convinzione che gli studenti diventeranno cittadini critici e deliberativi, che saranno in grado di comprendere i processi sociali e di parteciparvi. La letteratura è piena di pensieri normativi riguardanti il ruolo dell'istruzione superiore nella formazione di una società democratica e di buoni cittadini, sono però pochi gli studi empirici che analizzano il curriculum dell'educazione civica in questo livello d'istruzione. L'articolo cerca di colmare questo vuoto con un'analisi contenutistica dei curriculum dell'istruzione superiore e ponendo l'accento sul curriculum formale e non o sull'apprendimento informale. Anche se con ciò si lascia da parte la dimensione emozionale-comportamentale e quella cognitiva, che sono certamente importanti, questo approccio rivela sia l'ampiezza sia l'intensità della presenza di contenuti civici. In base al quadro di ricerca per seguire l'educazione civica di IEA (Associazione Internazionale per la Valutazione del Rendimento Scolastico) abbiamo analizzato tutti i programmi di studio di primo livello ai sensi delle direttrici del Processo di Bologna, offerti dall'Università di Lubiana. L'analisi di questi 140 programmi di studio ha mostrato che la disciplinarità è un annunciatore importante di contenuti civici nei curriculum d'istruzione superiore e che il contenuto presente si basa soprattutto sul sistema e sulla comunità civica, poiché raramente entra nei campi delle norme civiche, della partecipazione civica o delle identità civiche.
ABSTRACT IN ENGLISH: The article discusses and compares the structure and moderation practices of comment fields on news websites in Finland, Sweden, the Netherlands and Great Britain. The focus is ...on the tension between freedom of speech and moderation of hate speech and cyberhate. The research data is comprised of interviews with 16 moderators along with analysis of comment field structure and guidelines for moderation practices from 18 news websites. The news media actively prevents hate speech and cyberhate in ways that differ by country. Nonetheless, hate speech and cyberhate on news websites is similar in all countries and moderated based on three types of regulations: laws, media ethics and self-regulatory guidelines. // ABSTRACT IN ITALIAN: Nell'articolo sono discusse e comparate le strutture e le prassi di moderazione negli spazi per i commenti nei siti web di notizie in Finlandia, Svezia, Paesi Bassi e Gran Bretagna. Particolare attenzione è rivolta alla tensione tra la libertà di parola e la moderazione degli hate speech (messaggi di istigazione all'odio) e del cyberhate (cyberodio). I dati della ricerca consistono in interviste effettuate a 16 moderatori e nell'analisi delle strutture del campo per commenti e indicazioni per le prassi di moderazione presenti in 18 siti web di notizie. La stampa si impegna attivamente a combattere gli hate speech e il cyberhate sui siti web di notizie in modi che variano tra i diversi Paesi. Tuttavia gli hate speech e il cyberhate nei siti web di notizie sono simili in tutti i Paesi e vengono moderati con tre tipi di regolamento: leggi, etica del web e codici di autoregolamentazione.
ABSTRACT IN ENGLISH: This paper explores questions of citizenship and the role of universities in the context of the policy changes in the UK and in Europe over the last two decades. Twenty five ...years after the political transitions in Eastern Europe, and 70 years since the end of the Second World War, Europe is more united than ever before. New political, social and economic configurations across the continent are bringing expectations and pressures to its citizens and institutions, with universities at the front of many economic and social projects. What do these new conditions mean for citizenship in the context of European universities, and how do member states respond to this changing context? The article will use England as a national case study within the EU to illustrate the tensions between the humanistic visions still carried out by many universities, although interpreted differently across the sector, and the pressures for the creation of the `knowledge economy' that are shared at the national and transnational levels. // ABSTRACT IN ITALIAN: L'articolo tratta le questioni, legate alla cittadinanza e al ruolo delle università nel contesto dei cambiamenti politici in Europa e nel Regno Unito negli ultimi due decenni. Venticinque anni dopo la transizione politica nell'Europa orientale e 70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale l'Europa è più unita che mai. Le nuove condizioni politiche, sociali, economiche sull'intero continente creano nuove pressioni e attesse che si trasmettono sui cittadini e sulle istituzioni, mettendo le università a capo di numerosi progetti economici o sociali. Ma che cosa rappresentano in realtà queste nuove condizioni per la cittadinanza nel contesto delle università europee e come gli Stati membri dell'Unione Europea rispondono alle condizioni che cambiano? L'articolo tratta queste tematiche sull'esempio dell'Inghilterra come sistema di istruzione devoluto del Regno Unito all'interno del territorio comunitario. L'esempio dell'Inghilterra presenta le tensioni tra le idee umanistische all'interno di alcune università e le pressioni riguardanti la creazione dell'"economia della conoscenza", che caratterizzano il territorio nazionale e transnazionale nel campo dell'istruzione.
ABSTRACT IN ENGLISH: The article deals with the Bulgarian-Yugoslav relations in the light of the Macedonian question. It is based on the relevant scientific literature and archival sources from the ...Bulgarian archives. The destalinization after Stalin's death had a great impact on the development of the relations between the two states. In the middle of the 1950s, the Bulgarian party and state leaders took a step towards self-criticism of wrong position concerning the Macedonian question and came out with open attitude towards this question. The culmination in the giving a new meaning to Bulgarian policy towards the Macedonian question occurred during the March Plenum in 1963. // ABSTRACT IN ITALIAN: L'articolo tratta le relazioni bulgaro-jugoslave alla luce della questione macedone. Esso si basa sulla letteratura scientifica e su fonti provenienti dagli archivi bulgari. Dopo la morte di Stalin, la destalinizzazione ebbe un grosso impatto sullo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi. A metà degli anni Cinquanta, le autorità del partito e dello Stato bulgaro fecero l'autocritica ovvero la critica della precedente linea politica in relazione alla questione macedone. Lo sviluppo della nuova politica bulgara su questo tema ebbe il proprio culmine con il plenum di marzo del 1963.
ABSTRACT IN ENGLISH: Modern society is occupied with the problem of decreasing civic engagement-an important civic virtue. In this context, higher educational institutions are important settings ...where participation can be learned and fostered. This article seeks to emphasize the importance of spatial organisation in higher education institutions in influencing youth participation. Namely, spatial organisation can foster or hinder civic virtues, such as civic participation and interpersonal trust. In an explorative case study of two universities, the University of Ljubljana and Tokyo Metropolitan University, we wish to illustrate the importance of place in stimulating participation. In our analysis of examples of spatial organisation from the two universities, we pay special attention to the following elements: physical organisation (e.g., building design, design of public spaces) and social/functional organisation (e.g., commercial facilities, recreational facilities). The result is a set of spatial maps indicating the frequency and nature of the use of (public) spaces. To conclude, we discuss spatial characteristics in the context of the increasing consumerism and privatisation of (public) spaces within universities. // ABSTRACT IN ITALIAN: Una delle domande cruciali nella società moderna riguarda il problema della diminuzione della partecipazione civica e della partecipazione degli individui, soprattutto dei giovani. Le università sono istituzioni sociali importanti, nell'ambito delle quali gli individui possono studiare e vivere i valori civici, tra i quali c'è anche la partecipazione. Nell'articolo ci occupiamo della questione legata all'organizzazione dello spazio delle università come fattore importante che può influire sulla partecipazione dei giovani. L'organizzazione dello spazio, infatti, può aumentare o ostacolare i valori civici, quali la partecipazione e la fiducia tra le persone. Nell'articolo presentiamo la ricerca esplorativa di due studi di fattispecie, ovvero l'Università di Lubiana e l'Università di Tokio, con i quali vogliamo presentate l'importanza dello spazio per la partecipazione dei giovani. Abbiamo analizzato l'organizzazione dello spazio di ambedue le università, focalizzandoci soprattutto sull'organizzazione fisica e funzionale/sociale dello spazio. Il risultato sono mappe che mostrano la natura e la frequenza dell'utilizzo di spazi pubblici. Nel dibattito tocchiamo anche la presenza dei trend di consumo e della privatizzazione degli spazi pubblici nell'ambito delle università e riflettiamo sulle loro conseguenze per la partecipazione dei giovani.
A contribution to understanding 'cefurke' Gaber, Milica Antic; Strle, Urska
Annales. Series historia et sociologia,
01/2014, Letnik:
24, Številka:
3
Journal Article
Recenzirano
ABSTRACT IN ENGLISH: The paper deals with migratory processes from the area of the former Yugoslavian republics towards Slovenia, focusing primarily on women migratory population. By combining ...theoretical knowledge with empirical findings the article tries to shed light on the poorly researched immigration processes in Slovenia, despite the fact that immigration rate has exceeded emigration rate already since the 1960s. Its main perspective proceeds from personal narrations which transgress the usual monochromic conclusions and expose the need to study women's migration in a contextualized perspective. The main methodology used rely on the oral history method of collecting life stories; a free, conversational method of gathering information about migratory experiences, which also reveals new perspectives, new research questions. // ABSTRACT IN ITALIAN: Il presente articolo tratta i processi di migrazione dalle repubbliche dell'ex Jugoslavia in Slovenia e in primo luogo si concentra sulle migrazioni della popolazione femminile. Combinando il sapere teorico e le constatazioni empiriche, l'articolo cerca di chiarire i processi di immigrazione in Slovenia non abbastanza ricercati, anche se le percentuali della popolazione immigrata superano le percentuali delle emigrazioni già dal lontano 1960. La prospettiva principale nasce dalle storie personali che vanno oltre le classiche conclusioni monocroniche e sottolinea il bisogno di una ricerca contestualizzata delle migrazioni femminili. L'approccio metodologico, scelto dalle autrici, si basa sulla raccolta di storie di vita secondo il metodo della storia orale, sul metodo della conversazione aperta che raccoglie informazioni riguardanti esperienze migratorie e al contempo rivela nuove prospettive, ma apre anche nuovi punti di domanda.
ABSTRACT IN ENGLISH: The article scrutinizes the dynamics of Yugoslav summit diplomacy from the end of the Second World War until the First Conference of Heads of Governments of the Non-Aligned ...Countries (1961), in order to outline the evolution of a paramount role that Josip Broz Tito played in shaping Yugoslav foreign policy. // ABSTRACT IN ITALIAN: L'articolo tratta lo sviluppo della "diplomazia apicale" jugoslava dalla fine della Seconda Guerra Mondinale fino alla prima conferenza dei Paesi non allineati, con l'intento di analizzare l'importanza del ruolo svolto da Josip Broz Tito nella nascita e la diffusione di questo indirizzo della politica estera jugoslava.