La regolazione europea in materia di dati sembra cambiare paradigma: l’enfasi non è più solo sul profilo della protezione e del controllo, ma anche della condivisione. In questa direzione vanno, in ...particolare, il Data Governance Act e il Data Act. Il primo, infatti, promuove il riutilizzo di dati protetti detenuti da enti pubblici, l’intermediazione e il c.d. altruismo dei dati. Il secondo si incentra sui temi dell’accesso ai dati, del diritto di condividere i dati con i terzi e infine sull’obbligo di mettere i dati di soggetti privati a disposizione di enti pubblici per necessità eccezionali. Insomma, la nuova stagione regolatoria europea libera nuovi flussi di dati tra settore pubblico e settore privato (Business to Government e Government to Business). Il contributo propone una rilettura in chiave critica di tali normative e promuove l’idea dei data for common good: un regime speciale per i dati detenuti da soggetti privati ma di pubblico interesse, che vada ad integrare le policy di sostenibilità sociale delle grandi imprese.
We consider the theme of urban gardens as a privileged observation of socioeconomic and environmental changes in a city. These can be highlighted inside urban areas, in historical city centres or ...even in suburban places. During the nineteenth-century new allotments where an opportunity for workers of the industry as a food integration but also to improve health and relational aspects. The situation has not changed, and we can see how societies satisfy these needs: the more complex, nowadays a city becomes, in its forms, functions and ways of interacting, the greater the utility of a multiform and always changing horticultural activity.
Le biblioteche e la filiera dell’open Andrea Zanni
JLIS.it : Italian journal of library and information science,
2018, Letnik:
9, Številka:
3
Journal Article
Recenzirano
Odprti dostop
Negli ultimi anni, le collaborazioni fra mondo bibliotecario e mondo wikipediano sono sempre più frequenti e interessanti. L'articolo ripercorre le ragioni teoriche e deontologiche di questi ...progetti, all'interno della cornice concettuale dei "beni comuni digitali".
This article is the result of ethnographic research exploring the relationships between social movements for the commons and local institutions in Naples. Proposed as an effective counter-narrative ...that opposes the clientelistic and corrupt management of public resources, the approach introduced by the Neapolitan commons network has become a model on a national scale and beyond. My aim is to describe the social and cultural factors underlying commoning practices and policies for the commons in a context that expresses specific conceptions of the political. I will dwell, in particular, on the experience of L'Asilo, the first community of commons activists who obtained recognition from the local administration for the 'civic use' of a public building that they had occupied in the historic centre of Naples.
Tomando como punto de partida el debate italiano sobre la noción de bienes comunes, el artículo analiza la categoría marciana de res ommunes omnium para perfilar su estatuto jurídico, del que se ...desprende que nadie supiera ser excluido de disfrutar de los recursos que la naturaleza pone a disposición de todos.
Libraries and open access industry Zanni, Andrea
JLIS.it : Italian journal of library and information science,
01/2018, Letnik:
9, Številka:
3
Journal Article
Recenzirano
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In the last years, the partnerships between libraries and wiki-world are more and more intensive and interesting. The paper traces the theoretical and deontological reasons of these projects, within ...the conceptual context of “digital common goods”.
All’inizio del XIX secolo le ‘arcaiche’ collettività rurali sarde erano in grado di riprodursi in base a modelli di sussistenza relativamente indipendenti. I loro modelli economici locali erano ...influenzati ma non determinati dallo Stato, né tanto meno dal mercato. Gli usi di terre e di risorse collettive (beni comuni) mediante sistemi agrari comunitari sono stati ampiamente praticati fino all’avvio dei processi di modernizzazione. Per sopravvivere, queste micro-società avevano bisogno di mantenere gli equilibri agroecologici. Perciò praticavano combinazioni di metodi agricoli, forestali e pastorali che non mettessero a repentaglio i cicli di rigenerazione del vivente. In tempi di crisi dei modelli di sviluppo locale, questi sistemi di utilizzo delle risorse mostrano rilevanti aspetti di adeguatezza sociale ed ecologica. Vale la pena di riconsiderare il recupero di questi schemi organizzativi, ed è inoltre importante intraprendere un approccio approfondito ai loro caratteri civici, per mettere in evidenza le relazioni tra pratiche di comunanza e problematiche relative allo sfruttamento delle risorse naturali rinnovabili.
Nel marzo 2012, la rivista ad accesso aperto PLoS Computational Biology ha compiuto l'esperimento di pubblicare, con la procedura normale, un articolo di stile enciclopedico, impegnandosi però a ...caricarne una versione sulla Wikipedia in lingua inglese. Gli studiosi accademici sono affetti da una peculiare schizofrenia o, meglio, da un'idiozia specializzata. Tutti noi sappiamo, con Weber, ...
Nel primo libro della Repubblica di Platone il sofista Trasimaco sostiene due tesi famose, una politica e l'altra morale: per chi l'impone la giustizia è l'utile del più forte; per chi la pratica un ...bene altrui. Il sapere della scienza politica, che impiega il concetto di giustizia, serve per l'utile di chi, essendo al potere, ...