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  • Patrizia Merati

    Reti medievali rivista, 04/2014, Letnik: 15, Številka: 1
    Journal Article

    Durante il viaggio in Italia, la documentazione di Enrico VII viene prodotta non dalla cancelleria, ma dalla camera, un ufficio normalmente dedicato alla gestione delle finanze imperiali. È possibile avere notizie sul suo funzionamento e sul personale ivi impiegato grazie alla conservazione di atti “d'uso” e scritture preparatorie. Da un'analisi complessiva del materiale, emerge la figura di un imperatore cosciente dell'utilità e dell'importanza della documentazione: per questo motivo, egli non teme di impiegare soluzioni nuove, al fine di gestire al meglio le situazioni inedite che si trova ad affrontare. Al vertice della camera si trova Bernardo de Mercato, un notaio colto, abile nella professione, che aveva operato al servizio del conte di Savoia in Italia e in Europa: le sue capacità gli permettono di guadagnarsi la fiducia del sovrano e di sfruttare l'esperienza del notariato italiano per fornirgli le risposte più adatte alle sue esigenze.